La mostra "Arte e Fascismo" al MART di Rovereto esplora il complesso rapporto tra regime fascista e produzione artistica italiana. Oltre 400 opere di importanti artisti, suddivise in otto sezioni tematiche, illustrano la varietà di stili e l'utilizzo dell'arte a fini propagandistici, mostrando sia l'adesione che la distanza degli artisti dal regime.
Immergiti nel complesso mondo dell'arte italiana durante il periodo fascista (1922-1943) con la mostra "Arte e Fascismo", ospitata presso il MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Questa esposizione analizza il profondo impatto del regime sulla produzione artistica italiana, svelando come l'arte e l'architettura siano state strumentalizzate a fini propagandistici.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il regime fascista non impose uno stile artistico unico. La mostra evidenzia la sorprendente varietà di espressioni artistiche che coesistettero durante il Ventennio, spaziando dal Futurismo al ritorno all'ordine del Novecento italiano, movimento promosso da Margherita Sarfatti. Questo eclettismo riflette la complessità del periodo e la capacità del regime di assorbire e riutilizzare diverse tendenze a proprio vantaggio.
Un tema ricorrente è il tentativo di conciliare tradizione e modernità, un'immagine di armonia che il regime cercò di promuovere per consolidare il proprio consenso. L'esposizione presenta opere che riflettono questo duplice aspetto, mostrando come artisti abbiano reinterpretato i maestri del passato, integrandoli con elementi moderni.
La mostra illustra come il regime utilizzasse premi, mostre, commissioni pubbliche e biennali per controllare e indirizzare la produzione artistica, promuovendo così l'ideologia fascista e i suoi miti. L'esposizione presenta opere di artisti che, in modi diversi, si confrontarono con questo contesto, da coloro che aderirono apertamente al regime (come Depero e Sironi) ad altri che mantennero una certa distanza.
Il percorso espositivo, suddiviso in otto sezioni cronologiche e tematiche, presenta oltre 400 opere di importanti artisti e architetti, tra cui Mario Sironi, Carlo Carrà, Adolfo Wildt, Arturo Martini, Marino Marini, Massimo Campigli, Achille Funi, Fortunato Depero, Tullio Crali, Thayaht, Renato Bertelli e Renato Guttuso. Le opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, dialogano con i capolavori del MART e con materiali d'archivio, offrendo una visione completa e multiforme del periodo.
Non perdere l'occasione di visitare questa mostra imperdibile, che offre una prospettiva unica e approfondita sull'arte e il fascismo in Italia.
Titolo | Arte e Fascismo |
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Luogo | MART - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto |
Periodo storico | 1922-1943 (Ventennio fascista) |
Artisti rappresentati | Mario Sironi, Carlo Carrà, Adolfo Wildt, Arturo Martini, Marino Marini, Massimo Campigli, Achille Funi, Fortunato Depero, Tullio Crali, Thayaht, Renato Bertelli, Renato Guttuso, e molti altri. |
Numero di opere | Oltre 400 |
Tipologia di opere | Pittura, scultura, architettura, documenti d'archivio, materiali grafici |
Sezioni tematiche | Almeno otto sezioni, tra cui Novecento Italiano, L'immagine del potere, Futurismo (e altre) |
Curatori | Beatrice Avanzi, Daniela Ferrari (idea originale di Vittorio Sgarbi) |