Camilla, una ragazzina di dodici anni, odia la politica dopo la morte del padre, ingiustamente accusato di corruzione. Un barbone le insegna il vero significato della politica, aiutandola a far pace con il mondo e con se stessa.
Camilla ha dodici anni e vive in un paese di provincia insieme al fratellino e alla mamma. Il papà, in passato braccio destro del Primo Ministro, non c'è più: si è suicidato in carcere sei anni prima, dopo essere stato accusato ingiustamente di corruzione. Da allora Camilla odia la politica e tutto ciò che ha a che fare con essa.
Ma un giorno in paese arriva un barbone, che prima la aiuta a ribellarsi a un gruppo di bulli della sua scuola, e poi, piano piano, le insegna che cosa sia la politica, quella vera, quella a cui il suo papà aveva dedicato tutto se stesso. E grazie a quelle lunghe chiacchierate Camilla impara a far pace con la politica e con il mondo, quello dentro di sé e quello in cui vive.
Attraverso la storia di Camilla, l'autore ci mostra come la politica non sia solo un gioco di potere e di interessi personali, ma possa essere un mezzo per migliorare la vita delle persone. Impariamo che la vera politica è fatta di ascolto, partecipazione e servizio, e che sono le piccole azioni quotidiane che possono fare la differenza.
Un libro adatto a ragazzi e adulti, che ci invita a riflettere sul ruolo della politica nella nostra società e a riscoprire il valore della solidarietà e dell'impegno civile.
Titolo | Camilla che odiava la politica |
---|---|
Autore | Luigi Garlando |
Editore | BUR Biblioteca Univ. Rizzoli |
Data di pubblicazione | 2015-05-28 |
Numero di pagine | 268 |
Lingua | Italiano |
ISBN-13 | 9788817078924 |
ISBN-10 | 8817078921 |
Formato | Paperback |