Chairs Missing

Chairs Missing: Il capolavoro post-punk dei Wire

"Chairs Missing", secondo album della band inglese Wire, pubblicato l'8 settembre 1978 dalla Harvest Records, è un disco fondamentale nella storia del post-punk. Nonostante alcuni elementi richiamino il minimalismo punk del loro debutto, "Pink Flag", "Chairs Missing" si distingue per una struttura più complessa, influenzata dal progressive rock, dalla psichedelia e dall'art rock degli anni '70. L'utilizzo di tastiere e sintetizzatori, introdotti dal produttore Mike Thorne, amplia la tavolozza sonora ed emotiva dell'album.

Un'evoluzione sonora e tematica

Rispetto al precedente lavoro, "Chairs Missing" presenta una maggiore profondità sia musicale che lirica. I testi esplorano tematiche più articolate e introspettive, abbandonando la semplicità del punk per abbracciare una maggiore complessità intellettuale ed emotiva. Il titolo stesso, "Chairs Missing", è un'espressione gergale britannica che indica una persona leggermente disturbata, suggerendo un'atmosfera di disagio e ambiguità che permea l'intero album.

Un successo critico e un'influenza duratura

"Chairs Missing" ha ricevuto elogi dalla critica e ha influenzato generi musicali successivi, dal post-punk al goth, fino al Britpop e all'art-punk contemporaneo. Il singolo "Outdoor Miner" raggiunse la posizione numero 51 nella classifica UK Singles Chart, un risultato significativo per l'epoca. L'album è stato inserito in numerose classifiche di migliori album degli anni '70 e di tutti i tempi, a testimonianza del suo impatto duraturo sulla musica.

Le tracce principali

• "Practice Makes Perfect": Un brano con una linea di basso che ricorda gli Stranglers.
• "Outdoor Miner" e "Used To": Due tracce melodiche particolarmente apprezzate.
• "French Film Blurred": Un brano complesso con un coro melodico che ricorda i Byrds.
• "I Am the Fly": Un brano che evoca un'atmosfera di claustrofobia e inquietudine.

Un album da riscoprire

"Chairs Missing" è un album che continua a sorprendere e a catturare l'ascoltatore, un esempio di come il punk potesse evolversi in qualcosa di più complesso e sofisticato, senza perdere la sua energia e la sua originalità. Un'opera fondamentale per comprendere l'evoluzione del post-punk e un'esperienza d'ascolto ancora oggi coinvolgente e stimolante.