Questo libro analizza il rapporto tra la letteratura e l'inconscio sociale, dimostrando come il testo letterario sia legato a un non-detto che rappresenta il luogo dell'ideologia e del rapporto con la realtà storico-materiale.
"Critica dell'inespresso. Letteratura e inconscio sociale" è un'opera che si addentra in un dilemma fondamentale per gli studi letterari: il legame tra il testo e una dimensione nascosta, occulta, che lo accompagna. L'autore, attraverso un'attenta analisi di alcuni tra i massimi esponenti della teoria letteraria novecentesca, dimostra come il testo letterario sia intrinsecamente legato a un non-detto, a un non-testo, che rappresenta il luogo dell'ideologia e del rapporto con la realtà storico-materiale.
Partendo da una fondamentale intuizione di Antonio Gramsci, l'autore esplora come l'opera letteraria sia un "depositum historiae", un contenitore che racchiude presupposti e condizionamenti apparentemente lontani dalla realtà specifica del testo. L'inconscio sociale della letteratura si fa carico di un inespresso che, se interrogato con attenzione, rivela il carattere non autonomo e non separato degli oggetti culturali.
"Critica dell'inespresso" è un'opera stimolante e ricca di spunti di riflessione per tutti coloro che si interessano di letteratura e di teoria letteraria. L'autore, con un linguaggio chiaro e preciso, guida il lettore attraverso un percorso di analisi che mette in luce la complessità del rapporto tra testo e contesto, tra letteratura e società.
Titolo | Critica dell'inespresso. Letteratura e inconscio sociale |
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Autore | Marco Gatto |
Editore | Quodlibet |
Anno di pubblicazione | 2019 |
ISBN-13 | 9788822921512 |
ISBN-10 | 8822921518 |
Formato | Paperback |
Pagine | 200 |