Disobbedisco e accolgo. A Vicofaro una chiesa «ospedale da campo» per i migranti

Un prete controcorrente: la storia di don Massimo Biancalani

Don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro (Pistoia), è un prete controcorrente. Da anni si batte per l'accoglienza dei migranti, sfidando le istituzioni e le critiche di una parte della Chiesa. Nel suo libro «Disobbedisco e accolgo», racconta la sua esperienza di accoglienza e la sua scelta di disobbedire alle leggi che considera ingiuste.

Una chiesa come ospedale da campo

La parrocchia di Vicofaro è diventata un punto di riferimento per i migranti, un «ospedale da campo» dove trovano un rifugio e un aiuto. Don Massimo e i suoi volontari accolgono i migranti, offrendo loro un tetto, cibo e assistenza. La loro missione è quella di dare un segno di speranza a chi è in difficoltà, di dimostrare che la solidarietà è possibile.

Un cammino pieno di ostacoli

Il cammino di don Massimo non è stato facile. Ha dovuto affrontare ostacoli e critiche, ma non si è mai arreso. La sua scelta di disobbedire alle leggi che considera ingiuste è stata interpretata da alcuni come un atto di sfida, ma per lui è un atto di fede. La sua convinzione è che la Chiesa debba essere un luogo di accoglienza e di solidarietà, un punto di riferimento per chi è in difficoltà.

Un esempio di coraggio e di speranza

La storia di don Massimo Biancalani è un esempio di coraggio e di speranza. La sua scelta di disobbedire alle leggi che considera ingiuste è un atto di fede e di amore per il prossimo. La sua esperienza di accoglienza è un esempio di come la solidarietà possa essere un'arma contro l'indifferenza e l'odio.

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