Filamenti

Filamenti: un viaggio introspettivo attraverso la parola

"Ho raccolto gli strumenti della vita intorno a me, la forma è questa, vedete. Non so se riuscite a vedere. Sono proprio una... No, no, esageriamo. Un fulmine. Una contrazione. Pioggia come pallottole ci tempesta da giorni, le punte degli alberi convergono qui, troppi elettroni. La tua memoria fuma, ingolfa come nebbia ai vetri." Queste parole, tratte dal diario di Mary Shelley, aprono "Filamenti", l'ultima raccolta poetica di Elisa Biagini, un'opera che si snoda tra ricordi, emozioni e riflessioni sul senso della vita.

Un'esplorazione del linguaggio e della memoria

La poesia di Elisa Biagini è caratterizzata da un linguaggio preciso e ricco di immagini evocative. In "Filamenti", la poetessa esplora il potere della parola, la sua capacità di evocare ricordi e di dare forma al passato. I versi si intrecciano come fili sottili, creando un tappeto di emozioni che si dipanano davanti ai nostri occhi.

Un viaggio introspettivo

Attraverso le parole di Biagini, intraprendiamo un viaggio introspettivo, alla scoperta di un mondo interiore ricco di sfumature. La poetessa ci accompagna in un percorso di ricerca e di autoanalisi, dove il passato si intreccia con il presente e il futuro si presenta come un orizzonte incerto ma pieno di possibilità.

Un'opera di grande intensità

"Filamenti" è un'opera di grande intensità, che ci invita a riflettere sul senso della vita, sulla fragilità dell'esistenza e sulla bellezza della parola. La poesia di Elisa Biagini è un invito a guardare il mondo con occhi nuovi, a scoprire la poesia nascosta nelle cose quotidiane e a trovare la forza di affrontare le sfide della vita.