Questo libro analizza il concetto di inconscio tecnologico e il suo impatto sulla fotografia, esplorando il ruolo delle immagini nella società contemporanea. L'autore, Franco Vaccari, invita a riflettere sul modo in cui la macchina fotografica, se lasciata agire in modo autonomo, può favorire il sorgere di comportamenti e relazioni fondamentali per la definizione del significato della fotografia.
"Non è importante che il fotografo sappia vedere, perché la macchina fotografica vede per lui": con questa provocatoria affermazione, Franco Vaccari ci introduce al concetto di inconscio tecnologico, un tema centrale nel suo lavoro di "scardinamento" dei condizionamenti visivi che limitano le potenzialità della fotografia.
Attraverso i suoi scritti e le sue "esposizioni in tempo reale", Vaccari dimostra che quando la macchina fotografica non viene utilizzata in modo forzatamente "artistico", ma viene lasciata agire come strumento autonomo, essa favorisce il sorgere di comportamenti, relazioni e funzioni fondamentali per la definizione del significato stesso della fotografia nella civiltà contemporanea.
Gli scritti di Vaccari, raccolti in questa edizione completa, offrono una stimolante elaborazione teorica incentrata sul tema di una civiltà - la nostra - tutta basata sulle merci, sulla comunicazione e avvolta nelle immagini. Un'analisi profonda e attuale che ci invita a riflettere sul ruolo della fotografia nella società contemporanea.
Autore | Franco Vaccari |
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Editore | Einaudi |
Anno di pubblicazione | 2011 |
Numero di pagine | 110 |
Formato | Paperback |
Lingua | Italiano |
ISBN-13 | 9788806207335 |
ISBN-10 | 8806207334 |