Questo libro analizza l'opera di Henry Moore, uno dei più grandi scultori del XX secolo, attraverso la lente della psicologia analitica. L'autore, Erich Neumann, esplora il profondo interesse di Moore per il "femminino" e l'evoluzione del suo stile, dalle forme figurative a quelle semi-astratte.
"Henry Moore e il suo immaginario archetipico" è un saggio di Erich Neumann, pubblicato nel 1962 da Boringhieri, che offre un'analisi approfondita dell'opera di Henry Moore, uno dei più grandi scultori del XX secolo. Il libro, tradotto da un inedito dal titolo "Henry Moore und der Achetyp des Weiblichen" (H. Moore e l'archetipo del femminile), è un classico dell'approccio all'arte e all'inconscio creativo, alla luce della psicologia analitica.
Neumann esplora il profondo interesse di Moore per il "femminino", un tema ricorrente nella sua opera per oltre quattro decenni. L'autore analizza l'evoluzione dello stile di Moore, dalle forme più o meno figurative a quelle semi-astratte, e come questa evoluzione sia legata al suo interesse per l'archetipo del femminile.
Le opere di Moore ruotano attorno alle figure della donna sdraiata, della madre e del bambino. Solo nelle ultime si profila la presenza di un soggetto maschile. Neumann analizza il significato di queste figure e il loro ruolo nell'opera di Moore, mostrando come esse siano legate a temi universali e archetipici.
Il saggio di Neumann è un'opera fondamentale per comprendere l'arte di Henry Moore e il suo significato. È un libro che continua a ispirare e a stimolare il dibattito sull'arte e la psicologia.
Autore | Erich Neumann |
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Editore | Boringhieri |
Anno di pubblicazione | 1962 |
Numero di pagine | 187 |
Lingua | Italiano |
Formato | Brossura |
ISBN-13 | 9788871865003 |