Questo libro di Cicerone, scritto nel 44 a.C., propone un sistema etico basato sullo stoicismo di Panezio, che mira a unire tutti i cittadini romani, indipendentemente dal loro status sociale, per salvare la Repubblica. L'opera esplora l'importanza della virtù come guida per la vita pubblica e privata, e continua a essere attuale per la sua riflessione sulla vita etica e politica.
Nel 44 a.C., alla vigilia della sua ultima battaglia politica, Cicerone volle fornire alla classe dirigente romana un modello di condotta destinato a rinsaldarne la vacillante egemonia. Conscio che l'arcaico complesso di valori aristocratici era ormai irrimediabilmente superato, Cicerone propose un sistema etico più duttile che fosse in grado di assorbire e unire tutti i boni, indipendentemente dal loro status sociale, nell'estremo tentativo di salvare l'ormai agonizzante Repubblica.
Cicerone trovò nell'etica stoica di Panezio, un filosofo greco, la base per la sua proposta. Un'etica fondata su saldi principi morali, rispettosa della tradizione e dell'ordine politico-sociale, ma allo stesso tempo anche norma di vita quotidiana. In questo libro, Cicerone esplora l'idea che la virtù sia la guida suprema sia nella vita privata che in quella pubblica, una combinazione di saggezza, giustizia, coraggio e moderazione, le stesse virtù cardinali celebrate dagli stoici.
Cicerone, con "I doveri", voleva fornire un'etica che potesse essere applicata da tutti i cittadini romani, indipendentemente dalla loro posizione sociale. Un'etica che potesse guidare le loro azioni e contribuire a costruire una società più giusta e pacifica. Un'opera che, a distanza di secoli, continua a essere attuale e a fornire spunti di riflessione sulla vita etica e politica.
Caratteristiche | Valore |
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Autore | Marco Tullio Cicerone |
Editore | BUR Biblioteca Univ. Rizzoli |
Lingua | Latino |
Data di pubblicazione | 1987-01-15 |
Numero di pagine | 428 |
ISBN-13 | 9788817165983 |
ISBN-10 | 8817165980 |
Rilegatura | Copertina flessibile |