Il gigante sconosciuto. Storie e segreti del Kangchenjunga, il terzo Ottomila

Il Kangchenjunga: un gigante sconosciuto

Il Kangchenjunga, la terza cima più alta del mondo, si erge maestoso tra il Nepal e il Sikkim, oggi parte dell'India. Con i suoi 8596 metri, è solo leggermente più basso del K2, ma rimane una montagna poco conosciuta. Visibile dalla pianura del Bengala, è sacro per le popolazioni che vivono ai suoi piedi e ha visto passare nel corso dei secoli spie, monaci buddisti, soldati, contadini in cerca di lavoro e mercanti.

La scoperta europea

Gli europei hanno scoperto il Kangchenjunga a metà dell'Ottocento, quando Darjeeling è diventata una meta alla moda. I primi esploratori si sono avventurati verso i passi e i ghiacciai, e il primo tentativo di scalata risale al 1905. Le spedizioni degli anni Venti e Trenta hanno affrontato difficoltà straordinarie.

La prima salita

Nel 1955, la prima salita del Kangchenjunga da parte di George Band e Joe Brown è stata una magnifica impresa, ma non è diventata famosa come quelle dell'Everest, dell'Annapurna e del K2. Da allora, molti tra i migliori alpinisti del mondo hanno lasciato la loro firma sul gigante.

Le storie di coraggio e di tragedia

L'autore rievoca le ascensioni di Reinhold Messner e Doug Scott, di Jerzy Kukuczka e Pierre Béghin, di Anatoli Boukreev, di Nives Meroi e di tanti altri. Segue i viaggi di Giuseppe Tucci e Mark Twain, e le esplorazioni di Fosco Maraini, Vittorio Sella e Douglas Freshfield. Si commuove di fronte alla fine di Benoit Chamoux, di Wanda Rutkiewicz e degli altri alpinisti che sul Kangchenjunga hanno incontrato la morte.

Un libro per gli amanti della montagna

Questo libro è un viaggio affascinante nel cuore dell'Himalaya, un racconto di coraggio, di sfida e di rispetto per la natura. È un libro per tutti coloro che amano la montagna, per chi sogna di scalare le vette più alte del mondo e per chi vuole conoscere la storia di un gigante sconosciuto.