La Nota pastorale "Il laboratorio di talenti" della Cei riconosce il valore educativo dell'oratorio come luogo privilegiato per educare alla vita buona del Vangelo, un laboratorio di talenti dove i giovani possono scoprire e sviluppare le proprie capacità, le proprie passioni e la propria fede.
La Chiesa italiana, con la presente Nota pastorale, vuole riconoscere e sostenere il peculiare valore dell'oratorio nell'accompagnamento della crescita umana e spirituale delle nuove generazioni. L'oratorio è un luogo privilegiato per educare alla vita buona del Vangelo, un laboratorio di talenti dove i giovani possono scoprire e sviluppare le proprie capacità, le proprie passioni e la propria fede.
L'attenzione verso la maturazione umana e la crescita nella fede delle nuove generazioni è stata sempre al cuore della missione della Chiesa. Con il Concilio Ecumenico Vaticano II e il Magistero degli ultimi pontefici tale attenzione si è fatta ancora più marcata e incisiva. Giovanni Paolo II lo ricordava rivolgendosi direttamente ai giovani: «Tutti guardiamo in direzione vostra, poiché noi tutti, grazie a voi, in un certo senso ridiventiamo di continuo giovani. Pertanto, la vostra giovinezza non è solo proprietà vostra, proprietà personale o di una generazione: essa appartiene al complesso di quello spazio, che ogni uomo percorre nell'itinerario della sua vita, ed è al tempo stesso un bene speciale di tutti. È un bene dell'umanità stessa»1.
Sono sempre più numerose le iniziative pastorali rivolte ai ragazzi e ai giovani per offrire loro percorsi educativi in grado di rispondere alle sfide del nostro tempo. Tra le proposte più significative assume una particolare rilevanza quella dell'oratorio, realtà ricca di tradizione e nello stesso tempo capace di garantire un continuo rinnovamento per andare incontro alle odierne esigenze educative.
L'oratorio è un luogo dove i giovani possono sperimentare la bellezza della vita cristiana, entrare in contatto con la Parola di Dio, partecipare a momenti di preghiera e di riflessione, ma anche divertirsi, fare sport, imparare nuove cose e costruire relazioni autentiche. È un luogo dove i giovani possono sentirsi accolti, valorizzati e accompagnati nel loro cammino di crescita.
L'oratorio è un luogo dove i giovani possono imparare a vivere la fede in modo concreto, a mettere in pratica i valori del Vangelo nella vita quotidiana, a costruire una società più giusta e fraterna. È un luogo dove i giovani possono scoprire il senso della loro vita e il loro ruolo nella Chiesa e nel mondo.
L'oratorio è un luogo di incontro e di scambio, dove i giovani possono costruire relazioni autentiche con i loro coetanei, con gli educatori e con i sacerdoti. È un luogo dove i giovani possono sentirsi parte di una comunità, dove possono imparare a collaborare, a condividere e a sostenersi a vicenda.
L'oratorio è un luogo dove i giovani possono approfondire la loro fede, scoprire la bellezza della liturgia, imparare a pregare e a vivere la vita cristiana in modo consapevole. È un luogo dove i giovani possono incontrare Gesù e lasciarsi trasformare dal suo amore.
1 GIOVANNI PAOLO II, Lettera ai giovani Dilecti amici, 31 marzo 1985, n. 1.
Caratteristiche | Valore |
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Autore | Conferenza Episcopale Italiana |
Editore | Editrice Elledici |
Collana | Documenti CEI |
Anno di pubblicazione | 2013 |
Formato | Libro |
Pagine | 64 |
ISBN-13 | 9788831543484 |