"Il mondo come volontà e rappresentazione" è un'opera filosofica di Arthur Schopenhauer che analizza la natura del mondo come rappresentazione e come volontà, criticando la filosofia kantiana. L'opera è divisa in due volumi e affronta temi come la conoscenza, il dolore e la natura profonda dell'esistenza.
"Il mondo come volontà e rappresentazione" è un'opera fondamentale di Arthur Schopenhauer, filosofo tedesco del XIX secolo. Pubblicata per la prima volta nel 1819, questa opera ha avuto un impatto significativo sul pensiero occidentale, influenzando autori come Friedrich Nietzsche e Sigmund Freud.
Schopenhauer si propone di svelare la vera natura del mondo, che egli considera come una rappresentazione per un soggetto, ma anche come una volontà cieca e inconscia. L'opera è divisa in due volumi: il primo volume esplora il mondo come rappresentazione, analizzando i concetti di spazio, tempo, causalità e la natura della conoscenza. Il secondo volume, invece, si concentra sul mondo come volontà, indagando la natura profonda dell'esistenza e il ruolo del dolore nella vita umana.
Schopenhauer, pur riconoscendo l'importanza del pensiero di Kant, ne critica alcuni aspetti fondamentali. In particolare, Schopenhauer contesta l'idea kantiana di una ragione pura che possa conoscere la cosa in sé. Per Schopenhauer, la ragione è limitata alla sfera fenomenica, mentre la cosa in sé è accessibile solo attraverso la volontà.
"Il mondo come volontà e rappresentazione" è un'opera complessa e affascinante, che richiede una lettura attenta e meditata. Tuttavia, la sua profondità e la sua capacità di mettere in discussione le nostre convinzioni più profonde la rendono un'opera di grande valore filosofico.
Titolo | Il mondo come volontà e rappresentazione - Critica della filosofia kantiana |
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Autore | Arthur Schopenhauer |
Editore | Mondadori |
Anno di pubblicazione | 2013 |
Lingua | Italiano |
Numero di pagine | 604 |
Formato | Paperback |
ISBN-13 | 9788806217860 |