Un libro che raccoglie le lettere scambiate tra Simone Weil e suo fratello André, un matematico, in cui si confrontano su temi come la scoperta degli incommensurabili e il carattere della scienza greca.
Nel 1940, mentre il fratello André Weil era detenuto a Le Havre per renitenza alla leva, Simone Weil, con la sua fervida curiosità intellettuale, gli scrisse una serie di lettere chiedendogli di spiegare la sua ricerca matematica. André, inizialmente titubante, alla fine cedette alla insistenza della sorella, dando inizio a uno scambio epistolare ricco di passione intellettuale e affetto.
In queste lettere, i due fratelli si confrontano su temi fondamentali come la scoperta degli incommensurabili e il carattere della scienza greca. Parlano di Pitagora e dell'Odissea, di cardinali abili nelle strategie di corte e dell'importanza del sanscrito, di Dedekind e di Gauss. La loro conversazione è un viaggio affascinante attraverso la storia della matematica, la filosofia e la cultura.
Questo volume raccoglie otto lettere di Simone Weil e quattro del fratello André, scritte tra febbraio e aprile 1940. Un'occasione unica per entrare nel cuore di un dialogo tra due anime straordinarie, unite da un profondo legame familiare e da una comune passione per la conoscenza.
Autore | Simone Weil, André Weil |
---|---|
Editore | Adelphi |
Collana | Piccola biblioteca Adelphi |
Anno di pubblicazione | 2018 |
Numero di pagine | 185 |
Formato | Paperback |
Lingua | Italiano |
ISBN-13 | 9788845932564 |
ISBN-10 | 8845932567 |