La fine dell'epoca moderna. Il potere

La fine dell'epoca moderna: un'analisi profonda del potere

"La fine dell'epoca moderna. Il potere" è un'opera di Romano Guardini, pubblicata nel 1950, che rappresenta un'anticipazione del dibattito sul postmoderno. In questo saggio, Guardini, con la sua profonda conoscenza filosofica e teologica, analizza l'affermarsi dell'idea di modernità, che culmina e si disintegra con la Prima Guerra Mondiale.

Un'epoca di caos e incertezza

Guardini si interroga sulla logica stessa del moderno e sul suo possibile ritorno al caos, sia interno che esterno. L'uomo si ritrova di fronte a un'epoca di incertezza e disorientamento, in cui gli abissi delle origini si riaprono.

Il kerygma cristiano in un'epoca senza nome

Guardini affronta il tema del kerygma cristiano in un'epoca che non ha ancora un nome, rifiutando ogni nostalgia restauratrice. La fede, in questo contesto, diventa più parca, ma anche più pura e più grave, rivivendo l'idea cristiana di persona.

Il potere: un'analisi lucida e attuale

Il secondo saggio del libro, pubblicato nel 1951, si concentra sull'analisi del potere, esplorandone le radici teologiche e antropologiche. Guardini offre una prospettiva lucida e attuale sul concetto di potere, che rimane rilevante anche oggi.

Romano Guardini: un protagonista della storia culturale europea

Romano Guardini (1885-1968) è stato uno dei principali intellettuali cattolici del XX secolo. La sua opera, ricca di spunti di riflessione, continua a essere studiata e apprezzata per la sua profondità e la sua attualità.

"La fine dell'epoca moderna. Il potere" è un libro che invita alla riflessione profonda su temi cruciali della nostra epoca, come il potere, la fede e la modernità. Un'opera che, a distanza di decenni, conserva la sua forza e la sua attualità.