Questo libro esplora il rapporto mutevole tra ebrei e cultura italiana dalla Restaurazione al cinquantenario delle leggi razziali, analizzando personaggi chiave e momenti storici significativi. Il libro si divide in tre parti: dal Risorgimento all'età giolittiana, fascismo e antifascismo, e fare i conti con il fascismo.
"Noi studiamo il mutamento perché siamo mutevoli", scriveva il grande storico dell'età classica Arnaldo Momigliano. "A causa del mutamento la nostra conoscenza non sarà mai definitiva: la misura dell'inatteso è infinita".
Questo libro, scritto da Alberto Cavaglion, affronta il rapporto mutevole fra ebrei e cultura italiana in un arco cronologico inconsueto: dalla Restaurazione al cinquantenario delle leggi razziali, quando si chiude una stagione e se ne apre un'altra, quella dell'uso pubblico della storia nella quale siamo tuttora immersi.
I capitoli ruotano intorno a quei personaggi che sono stati capaci di oltrepassare la siepe nei rari momenti in cui il salto fu loro consentito: il primo sionismo, il modernismo, l'antifascismo e i conti con il fascismo, la battaglia per la libertà religiosa dopo il Concordato e l'art. 7 della Costituzione.
Il libro si divide in tre parti:
Attraverso un'analisi approfondita, il libro esplora il rapporto complesso e mutevole tra ebrei e cultura italiana, offrendo una prospettiva unica e illuminante sulla storia di un popolo e di una nazione.
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Caratteristiche | Valore |
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Titolo | La Misura Dell'inatteso: Ebraismo E Cultura Italiana 1815-1988 (La Storia. Temi, 100) (Italian Edition) |
Autore | Alberto Cavaglion |
Editore | Viella - Liberia Editrice |
Lingua | Italiano |
Data di pubblicazione | 2022-05-30 |
ISBN-13 | 9788833138350 |
ISBN-10 | 8833138356 |
Formato | Copertina flessibile |
Pagine | 0 |