Questo saggio analizza l'evoluzione della cultura di massa, dalla sua nascita nel secondo dopoguerra fino alla sua attuale frammentazione digitale. L'autore esplora l'impatto dell'industrializzazione, della televisione e delle nuove tecnologie sulla cultura popolare, evidenziando l'omologazione dei gusti e la perdita di profondità culturale.
In "La Morte della Cultura di Massa", Vanni Codeluppi, sociologo di fama internazionale e professore ordinario presso l'Università di Modena e Reggio Emilia, offre una profonda analisi del declino della cultura popolare, tracciando un percorso che va dalla sua nascita nel secondo dopoguerra fino al suo attuale stato di frammentazione.
Il libro esplora l'evoluzione della cultura di massa, partendo dalla sua nascita legata al processo di industrializzazione di massa del secondo dopoguerra (anni '50-'70). Codeluppi evidenzia la parallela crescita dell'industrializzazione e della cultura di massa, sottolineando le similitudini tra i due fenomeni. L'accessibilità di beni di consumo come frigoriferi, lavatrici e televisori, grazie all'abbassamento dei costi di produzione, ha parallelamente portato ad una maggiore accessibilità alla cultura, con la diffusione di libri tascabili e l'esplosione del mercato editoriale (es. Oscar Mondadori).
Questo ha portato ad un innalzamento del livello culturale medio, incentivando l'alfabetizzazione e la scolarizzazione. Tuttavia, Codeluppi analizza come questo processo abbia portato ad una progressiva omologazione dei gusti e ad una perdita di profondità culturale.
L'autore evidenzia il ruolo cruciale della televisione nell'evoluzione della cultura di massa. Mentre inizialmente la televisione rappresentava uno strumento educativo, con palinsesti che promuovevano la cultura popolare, nel tempo si è trasformata in una macchina diseducativa, dominata da reality show, fiction di bassa qualità e contenuti volgari. Questo ha contribuito alla creazione di una "trappola alienante della distrazione di massa", omogeneizzando i gusti e soffocando il pensiero critico.
Codeluppi analizza l'impatto delle nuove tecnologie, come internet e gli smartphone, sulla cultura di massa. La diffusione globale di fenomeni come i film Marvel o Squid Game, pur raggiungendo un pubblico vastissimo, non rappresenta una democratizzazione della cultura, ma piuttosto una sua riduzione a fenomeno globale privo di anima e radici, dettato dai parametri commerciali delle grandi piattaforme. L'autore descrive questo fenomeno come una colonizzazione dello spazio creativo, che lascia dietro di sé un deserto culturale e una moltitudine alienata, frammentata in "sciami digitali".
Il libro di Codeluppi offre una prospettiva critica e stimolante sul cambiamento della cultura di massa, invitando a riflettere sulle conseguenze della frammentazione digitale e sull'importanza di preservare la profondità e la diversità culturale. Un'opera essenziale per chi desidera comprendere le trasformazioni sociali e culturali del nostro tempo.
Keywords: Cultura di massa, Vanni Codeluppi, sociologia, industrializzazione, televisione, internet, globalizzazione, frammentazione digitale, omologazione, pensiero critico, cultura popolare.
Autore | Vanni Codeluppi |
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Editore | Carocci Editore |
Anno di pubblicazione | 2024 |
Numero di pagine | 115 |
Lingua | Italiano |
Formato | |
ISBN-10 | 8829026441 |
ISBN-13 | 9788829026449 |
Argomenti | Sociologia, Cultura di massa, Media, Globalizzazione |