La vera storia della Befana. Ediz. a colori

La Befana è una vecchina che, secondo la tradizione, porta dolci e giocattoli ai bambini buoni e carbone dolce a quelli cattivi la notte tra il 5 e il 6 gennaio. La sua storia ci insegna che è sempre possibile cambiare, che il perdono è possibile e che la gentilezza e la generosità possono trasformare anche il cuore più duro.

11.30 € Amazon Italia
SPEDIZIONE GRATUITA
Aggiornato alle 13:34 (?) I prezzi e le disponibilità dei prodotti sono accurati alla data ed all'ora indicata (fuso orario italiano), e sono soggetti a modifica. Qualsiasi informazione di prezzo o disponibilità visualizzata sul sito del rivenditore al momento dell'acquisto sarà applicata all'acquisto di tale prodotto

Dettagli sul prodotto

La vera storia della Befana: un viaggio tra leggenda e tradizione

In un villaggio non lontano da Betlemme, viveva una giovane donna di nome Befana. Non era brutta, anzi, era molto bella e aveva molti pretendenti. Ma aveva un pessimo carattere, era molto egoista e non aveva mai aiutato nessuno. Questo suo modo di comportarsi, con il passare degli anni, la rendeva sempre più acida e cattiva, tanto che in paese avevano cominciato a soprannominarla “la strega”.

Quando non puliva la casa con la sua scopa di paglia, si sedeva e faceva la calza. Ne faceva a centinaia, ma non per nessuno! Le faceva per se stessa, per calmare i nervi e passare un po' di tempo, visto che nessuno del villaggio veniva mai a trovarla, né lei sarebbe mai andata a trovare nessuno. Era troppo orgogliosa per ammettere di avere bisogno di un po' di amore ed era troppo egoista per donare un po' del suo amore a qualcuno.

L'incontro con i Re Magi

Quando aveva settant'anni, una carovana giunse nel paese dove abitava. Venivano dal lontano oriente, e vi erano dei Re. Si accamparono nel villaggio prima di riprendere il viaggio verso Betlemme. Era la sera prima del 6 gennaio. La vecchina sentì bussare alla porta. Chi poteva essere? Nessuno aveva mai bussato alla sua porta, andò ad aprire e si trovò davanti uno di quei re. Era molto bello e le fece un gran sorriso: “Buonasera signora, posso entrare?”. Befana rimase sorpresa da questa situazione e, non sapendo cosa fare, prima ancora che potesse ragionare, rispose: “Prego, si accomodi”.

Il re le chiese gentilmente di poter dormire in casa sua per quella notte e Befana non ebbe il coraggio di dirgli di no. Quell'uomo era così educato e gentile con lei che si dimenticò per un attimo del suo caratteraccio. Il re le parlò del motivo per cui si erano messi in viaggio. Andavano a trovare il bambino che avrebbe salvato il mondo dall'egoismo e dalla morte. Gli portavano in dono oro, incenso e mirra. “Vuol venire anche lei con noi?”. “Io?!” rispose Befana. “Ma io non ho niente da regalare a quel bambino!”.

Il re, con gentilezza, le chiese di portare un dono anche da parte sua. Befana, non sapendo cosa fare, prese una calza vuota che aveva appena finito di lavorare e la diede al re. Il re, senza dire nulla, la mise nel suo sacco e ripartì con i suoi compagni.

Il rimorso e il perdono

Nel frattempo dalla Galilea giungevano notizie di un certo Gesù di Nazareth, nato a Betlemme trent'anni prima, che compiva ogni genere di miracoli. Dicevano che era lui il Messia, il Salvatore. Befana capì che si trattava di quel bambino che lei non ebbe il coraggio di andare a trovare. Ogni notte, al ricordo di quella notte, il suo cuore piangeva di vergogna per il misero dono che aveva fatto portare a Gesù dal re magio: una calza vuota... una calza sola, neanche un paio! Piangeva di rimorso e di pentimento, ma questo pianto la rendeva sempre più amabile e buona.

Poi giunse la notizia che Gesù era stato ucciso e che era risorto dopo tre giorni. Befana aveva allora 103 anni. Pregava e piangeva tutte le notti, chiedendo perdono a Gesù. Desiderava più di ogni altra cosa rimediare in qualche modo al suo egoismo e alla sua cattiveria di un tempo. Desiderava tanto un'altra possibilità ma si rendeva conto che ormai era troppo tardi. Una notte Gesù risorto le apparve in sogno e le disse: “Coraggio Befana! Io ti perdono. Ti darò vita e salute ancora per molti anni. Il regalo che tu non sei venuta a portarmi quando ero bambino ora lo porterai a tutti i bambini da parte mia. Volerai da un capo all'altro della terra sulla tua scopa di paglia e porterai dolci e giocattoli a tutti i bambini buoni. Ai bambini cattivi, invece, porterai un pezzo di carbone, ma anche quello sarà dolce e buono da mangiare”.

La Befana e la sua missione

Befana si svegliò dal sogno profondamente cambiata. Anche la gente del villaggio nel frattempo aveva cominciato a bussare alla sua porta. Dapprima per sapere cosa le avesse detto il re, poi pian piano per aiutarla a fare da mangiare e a pulire casa, visto che lei aveva un tale mal di schiena che quasi non si muoveva più. E a ciascuno che veniva, Befana cominciò a regalare una calza. Erano belle le sue calze, erano fatte bene, erano calde. Befana aveva cominciato anche a sorridere quando ne regalava una, e perciò non era più così brutta, era diventata perfino simpatica.

Da quel giorno, ogni anno, la notte tra il 5 e il 6 gennaio, Befana vola su una scopa di paglia, portando dolci e giocattoli ai bambini buoni e carbone dolce a quelli cattivi. La sua storia ci insegna che è sempre possibile cambiare, che il perdono è possibile e che la gentilezza e la generosità possono trasformare anche il cuore più duro.

Specifiche

Caratteristiche Valore
Titolo La Vera Storia della Befana
Autore Sconosciuto
Genere Fiaba
Lingua Italiano
ISBN-13 9788809909731
ISBN-10 8809909739
Copertina Rigida