Le benevole

Un viaggio nell'orrore della guerra

"Le Benevole" è un romanzo storico di Jonathan Littell che ci porta nel cuore dell'Europa durante la Seconda Guerra Mondiale. La storia è narrata dal punto di vista di Maximilien Aue, un ufficiale delle SS, che ci racconta in prima persona le atrocità commesse durante il conflitto.

Un passato oscuro

Nato in Alsazia da padre tedesco e madre francese, Maximilien Aue è un uomo preciso ed efficiente. Ma dietro questa facciata si nasconde un passato oscuro. Nel 1937, dopo un arresto per un incontro omosessuale, Aue si arruola nelle SS per evitare la denuncia.

Un'ascesa nel Reich

Aue si distingue per la sua intelligenza e la sua spietatezza, scalando rapidamente i ranghi delle SS. Partecipa al genocidio di ebrei, zingari e comunisti sul fronte orientale, dove si macchia di crimini efferati.

La fuga e la vendetta

Dopo la guerra, Aue fugge in Francia, assumendo l'identità di un deportato. Ma il suo passato lo perseguita. I fantasmi delle sue vittime, come le furie vendicative dei Greci, cercano vendetta.

Un romanzo sconvolgente

"Le Benevole" è un romanzo sconvolgente e disturbante, che ci costringe a confrontarci con la brutalità della guerra e con la capacità umana di crudeltà. Littell ci offre una prospettiva unica e agghiacciante sull'orrore del nazismo, attraverso gli occhi di un carnefice.

Un'opera controversa

Il romanzo ha suscitato molte polemiche, ma è stato anche elogiato per la sua forza narrativa e la sua capacità di farci riflettere sulla natura umana.

Un libro da leggere con attenzione

"Le Benevole" è un libro che non lascia indifferenti. È un'opera complessa e disturbante, che richiede un'attenta lettura e una profonda riflessione.