Le valigie di Auschwitz. Ediz. ad alta leggibilità

Un viaggio nella memoria: le valigie di Auschwitz

Questo libro, vincitore del premio letterario Il Battello a Vapore 2010, ti porta in un viaggio nella storia, verso un capitolo che non può e non deve essere dimenticato. Attraverso le storie di quattro bambini, immaginarie ma realistiche, scoprirai l'orrore della Shoah e l'assurdità del razzismo e dell'antisemitismo.

Le valigie come simbolo di speranza perduta

Nel campo di concentramento di Auschwitz, ora un museo alla memoria, c'è una stanza piena di valigie, borse e sacche appartenute alle persone che dal 1942 hanno tragicamente concluso qui il loro ultimo viaggio. Queste valigie, simbolo di speranza e di un futuro che non è mai arrivato, raccontano le storie di uomini, donne e bambini che non sono mai più tornati a casa.

Storie di vita spezzate

Il libro racconta le storie di quattro bambini provenienti da diversi angoli d'Europa: Carlo, Hannah, Jacob ed Émeline. Ognuno di loro ha la sua storia di emarginazione e di paura, sullo sfondo di una realtà dominata dall'odio razziale. Carlo, italiano, vede la sua vita frantumarsi contro le leggi razziali del 1938. Hannah, in Germania, assiste al rapimento di suo fratello Jacob, disabile, nel 1933. Dawid vive la reclusione nel ghetto di Varsavia, prima della deportazione. Émeline, invece, riesce a sfuggire alle retate che da Parigi portano ad Auschwitz, dove i suoi genitori moriranno.

Un libro per riflettere

Le valigie di Auschwitz è un libro che ti invita a riflettere sull'assurdità del razzismo e dell'antisemitismo. Ti aiuta a comprendere la tragedia della Shoah e a ricordare le vittime di questa immane barbarie. È un libro importante per tutti, soprattutto per i giovani, perché ci ricorda che la memoria è fondamentale per costruire un futuro migliore.