Il libro analizza il rapporto tra il fascismo e l'Islam, mostrando come Mussolini cercò di stringere un'alleanza con il mondo arabo-islamico, in un'ottica di contrapposizione all'espansionismo britannico e francese.
Nel panorama storico italiano, il rapporto tra il fascismo e l'Islam è un capitolo affascinante e controverso. Questo libro, "Mussolini e i musulmani. Quando l'Islam era amico dell'Italia", ci accompagna in un viaggio attraverso le relazioni complesse e a tratti paradossali tra il regime fascista e il mondo arabo-islamico.
L'amicizia tra Benito Mussolini e l'Islam nacque da un mix di ragioni personali e di politica estera. Nel 1913, quando Mussolini era ancora direttore dell'"Avanti!" e non aveva alcuna conoscenza della storia islamica, conobbe a Milano la giornalista Leda Rafanelli, detta l'Odalisca, di fede musulmana. La sua simpatia per l'Islam si rafforzò negli anni Venti, in un'Italia attraversata da un sentimento di rivalsa verso la "vittoria mutilata" sancita dal trattato di Versailles del 1919, condiviso anche dai paesi arabi, ancora sotto il giogo coloniale franco-inglese.
Negli anni Trenta, l'antisionismo spinse Mussolini e gli islamici a unirsi contro il progetto di spartizione della Palestina. Trovarono un altro terreno di comunanza ideologica nella promulgazione in Italia delle leggi razziste contro gli ebrei. In quegli anni, il duce guardò all'Islam con sempre maggiore attenzione, imponendo già nel 1934 a Radio Bari di trasmettere programmi in lingua araba e curando i rapporti commerciali con i paesi dell'Islam.
Il culmine di questa relazione si ebbe nel 1937, quando Mussolini ricevette da un capo berbero la "Spada dell'Islam", un'arma bianca cerimoniale, in segno di riconoscimento del suo ruolo di "protettore dell'Islam". Questo gesto, seppur simbolico, testimoniava l'intento di Mussolini di stringere un'alleanza con il mondo arabo-islamico, in un'ottica di contrapposizione all'espansionismo britannico e francese.
Il rapporto tra fascismo e Islam, pur ricco di momenti di collaborazione e di reciproca simpatia, è stato segnato da contraddizioni e da una profonda ambiguità. La politica coloniale italiana in Libia e in Etiopia, caratterizzata da violenza e repressione, ha lasciato un'eredità pesante e controversa. Questo libro ci aiuta a comprendere le sfumature di questa relazione complessa, offrendoci una prospettiva storica preziosa per comprendere le relazioni tra l'Italia e il mondo arabo-islamico nel contesto attuale.
Caratteristiche | Valore |
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Titolo | Mussolini e i musulmani. Quando l'Islam era amico dell'Italia |
Autori | Giancarlo Mazzuca, Gianmarco Walch |
Editore | Mondadori |
Anno di pubblicazione | 2017 |
Lingua | Italiano |
Numero di pagine | 168 |
ISBN-13 | 9788804675402 |
ISBN-10 | 8804675403 |
Formato | Copertina rigida |