Un capolavoro del rock psichedelico britannico del 1968, con melodie psichedeliche, cori elaborati e suoni lussureggianti del Mellotron. Un mix di hard rock, white soul e jazz, con brani iconici come "Time of the Season" e gemme nascoste da scoprire.
Immergiti nel mondo sonoro di Odessey & Oracle, il secondo album in studio degli Zombies, pubblicato nel 1968 e considerato un capolavoro del rock psichedelico britannico. Questo album, registrato tra giugno e agosto del 1967 negli studi EMI (oggi Abbey Road Studios) e Olympic Studios a Londra, rappresenta un'opera di straordinaria maturità artistica, un vero e proprio testamento musicale della band prima del suo scioglimento.
Odessey & Oracle è un album che fonde sapientemente diverse influenze musicali, creando un'esperienza d'ascolto unica e coinvolgente. Lo stile è stato definito "lush, baroque-sounding chamber pop", un mix di melodie psichedeliche, cori elaborati e suoni lussureggianti del Mellotron, il tutto sorretto da una solida base hard rock. L'album presenta anche elementi di white soul e jazz, soprattutto nelle parti di tastiera suonate da Rod Argent.
L'album contiene brani iconici come "Time of the Season", un classico white soul che raggiunse la vetta delle classifiche a distanza di anni dalla pubblicazione dell'album, e "Hung Up on a Dream" e "Changes", esempi di potenza del pop/rock psichedelico inglese. Ma Odessey & Oracle è molto più di questi singoli di successo: ogni traccia è un piccolo gioiello, un'esplorazione sonora che sorprende e affascina. Ascolta "This Will Be Our Year", con le sue trombe che ricordano "Penny Lane" dei Beatles, o immergiti nelle atmosfere più introspettive di brani come "Care of Cell 44" e "A Rose for Emily".
Nonostante il successo commerciale iniziale fosse stato modesto, Odessey & Oracle ha guadagnato nel tempo un riconoscimento sempre maggiore, diventando un album di culto apprezzato da critici e appassionati di musica. La sua influenza si può sentire ancora oggi nella musica di molti artisti, a testimonianza della sua originalità e della sua capacità di trascendere il tempo. Questo album è un'esperienza d'ascolto che non ti deluderà, un viaggio nel cuore del rock psichedelico degli anni '60.
Titolo | Artista | Durata |
---|---|---|
Care of Cell 44 | The Zombies | 3:57 |
A Rose for Emily | The Zombies | 2:19 |
Maybe After He's Gone | The Zombies | 2:34 |
Beechwood Park | The Zombies | 2:44 |
Brief Candles | The Zombies | 3:30 |
Hung Up on a Dream | The Zombies | 3:02 |
Changes | The Zombies | 3:20 |
I Want Her, She Wants Me | The Zombies | 2:53 |
This Will Be Our Year | The Zombies | 2:08 |
Butcher's Tale (Western Front 1914) | The Zombies | 2:48 |
Friends of Mine | The Zombies | 2:18 |
Time of the Season | The Zombies | 3:34 |