Parole che cambiano il mondo. Un'economia di cura, una democrazia della Terra

Parole che cambiano il mondo: un viaggio alla scoperta di un'economia di cura e una democrazia della Terra

In un mondo sempre più complesso e interconnesso, le parole assumono un potere straordinario. Possono guidarci verso un futuro sostenibile o condurci su sentieri sbagliati. Questo libro, scritto dalla rinomata ambientalista Vandana Shiva, ci invita a riflettere sul significato profondo delle parole che utilizziamo quotidianamente, svelando come esse plasmano la nostra realtà e influenzano le nostre scelte.

Un'analisi critica del linguaggio

Vandana Shiva, nota per le sue battaglie contro gli OGM e la difesa dell'ambiente, ci guida in un viaggio di demistificazione del linguaggio. Attraverso un'analisi critica di termini come "economia", "ambiente", "ecologia", "finanza", "guerra", "pace" e "lavoro", ci mostra come il loro significato sia stato distorto per servire interessi economici e politici.

Un'economia di cura e una democrazia della Terra

Il libro ci invita a ripensare il nostro rapporto con la natura e con gli altri esseri viventi. Vandana Shiva propone un'economia di cura, basata sulla cooperazione, la solidarietà e il rispetto per l'ambiente, in contrapposizione al modello economico dominante, fondato sulla competizione e sullo sfruttamento. Inoltre, sostiene la necessità di una democrazia della Terra, in cui la natura abbia un ruolo centrale e le decisioni siano prese in modo partecipativo e inclusivo.

Un libro per un pubblico vasto

"Parole che cambiano il mondo" è un libro pensato per un pubblico vasto, interessato ai temi del cambiamento climatico, della sostenibilità e di uno stile di vita più attento al Pianeta. La sua lettura ci invita a riflettere sul nostro ruolo nel mondo e a impegnarci per un futuro più equo e sostenibile.

Chi è Vandana Shiva?

Vandana Shiva è una fisica, filosofa e ambientalista indiana. È autrice di numerosi libri e saggi sul tema dell'ecologia, della giustizia sociale e della sostenibilità. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il Right Livelihood Award (1993) e il Thomas Merton Award (2011).