Questo libro esplora il mondo dell'inconscio attraverso la metafora della musica, analizzando come l'inconscio si esprime attraverso la scrittura, il corpo e la musica stessa.
"Partiture dell'inconscio" è un libro che ci invita a esplorare il mondo dell'inconscio attraverso la metafora della musica. La scoperta dell'inconscio ci rivela a noi stessi come portatori di una trama di cui non siamo consapevoli, ma che orienta e decide delle nostre vite.
Come scriveva Freud nel 1905, lo strumento psichico non è affatto facile da suonare. È una scrittura tra le pieghe del corpo parlante che evoca continuamente lo scarto di una nota impossibile eppure capace, proprio per questo, di risuonare in tutte le altre. Ma come si scrive l'indicibile? Come si traccia l'impensato? Con quale battito, con quale pulsazione si fa sentire l'inconscio?
Il libro, primo numero dei "Quaderni di Skia", si interroga su una sorta di estetica dell'inconscio, cercando di sondare la materia sensibile, i tracciati, le figure e la metrica che lo articolano. Siamo alla ricerca di una partitura che, mentre distribuisce le parti, ne conservi il colpo d'occhio simultaneo e che, unica fra tutte, dia sonorità a ciò che resta sottotraccia.
"Partiture dell'inconscio" è un libro affascinante che ci invita a riflettere sul ruolo dell'inconscio nella nostra vita e a scoprire come la musica possa essere uno strumento per esplorarlo.
Titolo | Partiture dell'inconscio |
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Autori | Mario Ajazzi Mancini, Matteo Bonazzi, Silvia Vizzardelli |
Editore | Castelvecchi |
Collana | Quaderni di Skia |
Anno di pubblicazione | 2024 |
Formato | Libro |