Questo libro raccoglie gli interventi di un convegno del 1947, in cui un gruppo di intellettuali e politici italiani discusse l'idea di una federazione europea. Il libro offre una preziosa testimonianza di quel periodo storico, in cui l'Italia, uscita dalla guerra, si affacciava a un futuro incerto e cercava il suo posto nel mondo.
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Nel 1947, un gruppo di intellettuali e politici italiani, uniti dal comune passato antifascista e dalla profonda fede democratica, si riunì al Teatro Eliseo di Roma per discutere l'idea di una federazione europea. Questo libro raccoglie gli interventi di quel convegno, un momento cruciale e forse irripetibile di unità nazionale, che dalle macerie della guerra proiettò la neonata Repubblica italiana tra i paesi fondatori dell'Unione Europea.
Per questi intellettuali, un'Europa federata era l'unico modo per garantire in futuro stabilità e pace, e per tutelare sovranità e libertà appena riconquistate a caro prezzo. Il libro offre una preziosa testimonianza di quel periodo storico, in cui l'Italia, uscita dalla guerra, si affacciava a un futuro incerto e cercava il suo posto nel mondo.
Questi grandi uomini politici, intellettuali, antifascisti ed europeisti, sono unanimemente annoverati tra i padri dell'Italia repubblicana. Le loro parole, raccolte in questo libro, sono un'eredità preziosa per le future generazioni, un monito a non dimenticare il valore della pace, della libertà e dell'unità europea.