Perché non possiamo non dirci cristiani

Il saggio di Benedetto Croce, "Perché non possiamo non dirci cristiani", analizza il ruolo del cristianesimo nella storia e nella cultura occidentale, sostenendo che è stato la più grande rivoluzione che l'umanità abbia mai compiuto. Croce vede nel cristianesimo una forza storica, una difesa della libertà e una religione che si presta ad essere interpretata e compresa attraverso la ragione e la filosofia.

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Dettagli sul prodotto

Perché non possiamo non dirci cristiani: un'analisi storica e filosofica

Il saggio di Benedetto Croce, Perché non possiamo non dirci cristiani, è un'opera fondamentale per comprendere la sua visione del cristianesimo e il suo ruolo nella storia e nella cultura occidentale. Croce sostiene che il cristianesimo è stato la più grande rivoluzione che l'umanità abbia mai compiuto, una rivoluzione che ha investito l'anima stessa dell'uomo e ha dato origine a tutte le altre rivoluzioni e scoperte che hanno segnato la storia.

Il cristianesimo come forza storica

Croce afferma che il cristianesimo non è un miracolo che irrompe nel corso della storia come forza trascendente e straniera, ma un processo storico che si inserisce nel generale processo storico come la più solenne delle sue crisi. Il cristianesimo, secondo Croce, ha introdotto nel mondo forme universali di cui, per enfasi, si dice che siano state create dai Greci, dai Romani o dagli Orientali. Queste forme universali hanno permesso a queste culture di produrre opere e azioni che hanno toccato altezze prima non toccate e hanno segnato solenni crisi della storia umana.

Il cristianesimo e la libertà

Croce vede nel cristianesimo una difesa della libertà. Il cristianesimo, secondo lui, ha portato con sé l'amore verso tutti gli uomini, senza distinzione di genti e di classi, di liberi e schiavi, verso tutte le creature, verso il mondo, che è opera di Dio e Dio che è Dio d'amore. Il cristianesimo, quindi, è una forza che promuove l'uguaglianza e la libertà.

La critica alla Chiesa cattolica

Croce non è immune dalle critiche alla Chiesa cattolica. Egli riconosce che ogni istituto reca in sé il pericolo della corruttela, delle parti che usurpano la vita di tutto, dei motivi privati e utilitari che si sostituiscono a quelli morali. Tuttavia, Croce sostiene che la Chiesa cattolica, come ogni altro istituto, soffre di queste vicende e di continuo si sforza di sorpassarle e di restituire le condizioni di sanità.

Il cristianesimo e la filosofia

Croce sostiene che la filosofia è la vera religione, la purificazione e l'inveramento della religione, epurata dagli elementi mitologici. In questo senso, il cristianesimo, per Croce, è una religione che si presta ad essere interpretata e compresa attraverso la ragione e la filosofia.

Conclusione

Perché non possiamo non dirci cristiani è un saggio complesso e ricco di spunti di riflessione. Croce offre una visione del cristianesimo come forza storica, come difesa della libertà e come religione che si presta ad essere interpretata e compresa attraverso la ragione e la filosofia. Il suo saggio è un invito a riflettere sul ruolo del cristianesimo nella storia e nella cultura occidentale e a interrogarsi sul suo significato per il presente e per il futuro.

Specifiche

Caratteristiche Valore
Autore Benedetto Croce
Titolo Perché non possiamo non dirci cristiani
Genere Saggio
Lingua Italiano
Data di pubblicazione 1942
Editore La Critica
Formato Paperback
ISBN-13 9788833374178
ISBN-10 8833374173