Porzûs. Violenza e resistenza sul confine orientale

Porzus: un capitolo oscuro della Resistenza italiana

Nel febbraio del 1945, un commando di GAP comunisti compì un'azione che avrebbe segnato per sempre la storia della Resistenza italiana: l'eccidio di 20 partigiani delle formazioni "Osoppo" stanziate sul confine orientale. Questo evento, il più grave e sanguinoso scontro interno alla Resistenza, ha suscitato un acceso dibattito politico e storiografico, soprattutto per quanto riguarda il ruolo del Partito comunista italiano e i suoi rapporti con la Resistenza jugoslava.

Un passato controverso

Negli ultimi anni, il tema è tornato al centro dell'attenzione, anche in seguito alla proposta di attribuire lo status di monumento nazionale alle Malghe di Porzus, dove avvenne la strage. Questo volume si propone di fare il punto sulle più recenti acquisizioni della storiografia sull'eccidio e, più in generale, sul tema degli scontri interni alla Resistenza italiana, con particolare riferimento alla zona del confine orientale.

Riflessioni sulla Resistenza

Oltre a fornire un'analisi storica accurata, il libro si interroga sulle categorie fin qui utilizzate per analizzare la storia della Resistenza italiana, e sul rapporto tra antifascismo, anticomunismo e democrazia. Attraverso i contributi di esperti come Elena Aga-Rossi, Patrick Karlsen, Orietta Moscarda Oblak, Paolo Pezzino, Tommaso Piffer e Raoul Pupo, il volume offre una prospettiva multiforme e approfondita su un evento cruciale della storia italiana.

Un libro per comprendere il passato

Se sei interessato alla storia della Resistenza italiana, alle sue complessità e alle sue controversie, questo libro è un'ottima lettura. Ti aiuterà a comprendere meglio un periodo storico cruciale e a riflettere sulle sfide che l'Italia ha dovuto affrontare nel suo cammino verso la democrazia.