Questo libro esplora il significato profondo del gioco, non solo come svago, ma come modo di essere, simbolo del mondo e qualità del vivere comune. L'autore analizza il legame tra la dimensione ludica e una stagione poetica della vita che non si esaurisce nell'infanzia, proponendo un'utopia concreta dove il gioco diventa un progetto di speranza, sempre vibrante di cominciamento, sogno e rivoluzione.
Il gioco non è solo uno strumento per facilitare la memorizzazione, per svagarsi dopo un lavoro, per riempire spazi tra un'occupazione e l'altra, ma può essere molto di più: un modo di essere, un grande «simbolo del mondo», una qualità del vivere comune. Nel testo emerge il legame tra la dimensione ludica e una stagione poetica della vita che non si esaurisce nell'infanzia, ma può sopravvivere, se sostenuta e nutrita, nell'età adulta.
Il Puer ludens è un "piccolo eroe" capace di suscitare stupore, meraviglia e passione, perché vede il mondo come un parco giochi magico e fantastico e, allo stesso tempo, scorge le contraddizioni e la follia del mondo adulto.
Una lettura critica del contemporaneo, che fa del gioco e dei giochi strategie di distrazione, alienazione e dipendenza, traghetta il testo da una dimensione poetica a una politica, proponendo un'utopia concreta, dove il gioco diviene un progetto di speranza, sempre vibrante di cominciamento, sogno e rivoluzione.
Il libro propone un'utopia concreta, dove il gioco diviene un progetto di speranza, sempre vibrante di cominciamento, sogno e rivoluzione. Un'utopia che si basa sulla convinzione che il gioco possa essere uno strumento per costruire un mondo migliore, un mondo più giusto e più umano.
Caratteristiche | Valore |
---|---|
Autore | Francesca Antonacci |
Editore | FrancoAngeli |
Anno di pubblicazione | 2025 |
Lingua | Italiano |
ISBN | 978-88-351-7196-6 |
Pagine | 223 |