Quasi una vita. Giornale di uno scrittore

Un viaggio nella vita e nella mente di Corrado Alvaro

"Quasi una vita" è un'opera potente e dall'altissimo valore di testimonianza, che raccoglie i quaderni di Corrado Alvaro dal 1927 al 1947. L'autore la presenta così: "La gente come me non ha una favola di vita. Perciò questo libro non è né un'autobiografia né un diario. Era una raccolta di appunti che dovevano servire [...] per le opere, i saggi, i racconti che avrei scritto."

Nelle pagine scorrono fulminee le istantanee di decenni difficili per Alvaro e per gli italiani: ne emerge la storia sociale e culturale di un popolo oppresso dal regime fascista e poi alla ricerca di un'identità collettiva nuova, da costruire e conquistare ogni giorno.

Un'opera ricca di spunti e riflessioni

Alvaro riesce a passare da sardoniche osservazioni sui fatti storici a bozzetti di vita quotidiana con la stessa capacità di cogliere in ogni momento peculiarità e complessità per fissarle su carta con il talento del "grande reportagista", come lo definisce Nino Borsellino.

"Quasi una vita" è un libro che non si limita a raccontare la vita di un uomo, ma ci offre uno spaccato profondo e autentico della storia italiana del Novecento. Un'opera che ci invita a riflettere sulla nostra identità, sui valori che ci guidano e sul ruolo che ognuno di noi ha nella società.

Un'opera che ha vinto il premio Strega

Nel 1951 Alvaro vinse il premio Strega con il libro "Quasi una vita. Giornale di uno scrittore", pubblicato su incoraggiamento di Valentino Bompiani l'anno prima.