Questo libro analizza l'emigrazione italiana dal punto di vista economico, indagando le ragioni e gli effetti della creazione di un mercato internazionale del lavoro, l'organizzazione della migrazione, le motivazioni dei migranti e il ruolo delle rimesse in patria. Il libro esplora anche la situazione nei paesi d'arrivo e le trasformazioni dei flussi migratori dopo la seconda guerra mondiale.
Fra la metà dell'Ottocento e la grande guerra, più di quaranta milioni di persone (un terzo della forza lavoro) emigrarono dall'Europa verso il nuovo mondo, in maniera temporanea o definitiva. Crisi come la grande carestia in Irlanda, la forte crescita demografica con la conseguente crisi delle risorse e l'impoverimento delle famiglie furono tra le ragioni principali di questo immenso esodo, che coinvolse molti milioni di italiani.
Questo saggio studia l'emigrazione italiana dal punto di vista economico. Indaga pertanto le ragioni e gli effetti della creazione di un mercato internazionale del lavoro, poi come era organizzata la migrazione: la regolamentazione, il business dei trasporti marittimi, la provenienza dei flussi, le motivazioni dei migranti e il ruolo delle rimesse in patria.
Analizza poi la situazione nei paesi d'arrivo e infine la trasformazioni dei flussi dopo la seconda guerra mondiale.
Il libro è stato suddiviso in quattro parti: nella prima viene analizzato il mercato internazionale del lavoro formatosi tra il 1851 e il 1914, nella seconda viene descritta l'organizzazione delle migrazioni nel periodo 1876-1914, nella terza vengono studiate le mete delle migrazioni e, infine, nella quarta si guarda a ciò che è successo ai flussi migratori italiani dal periodo fascista al secondo dopoguerra.
Le migrazioni hanno sempre fatto parte della cultura italiana. Fauri ricorda infatti la presenza di flussi di migrazioni pre-unitari nell'Italia ottocentesca, con la fascia costiera da Piombino fino alla regione a sud di Roma che attirava ogni anno 100000 lavoratori agricoli per la mietitura del grano.
Tuttavia, ciò avvenne in un momento in cui l'emigrazione italiana era già entrata in una parabola discendente. Come sostiene Fauri “ il miracolo economico italiano e il grande processo delle migrazioni interne avevano contribuito notevolmente a risolvere il problema della disoccupazione”. L'ultima parte del libro è infine dedicata agli sviluppi degli ultimi anni, con l'Europa che da regione di partenza è diventata regione di arrivo dei flussi delle migrazioni.
Riguardo l'Europa, Fauri afferma l'esistenza di una “continuità storica che ha origini pre-unitarie”, dove l'emigrazione faceva parte di strategie e pianificazioni familiare condivise. Le mete più ambite erano Francia, Svizzera e Germania, mentre la regione italiana con il maggior numero di partenze per l'Europa era il Veneto. Tuttavia, più che su questi dati, ci si concentrerà sulle condizioni dei migranti italiani nelle mete d'arrivo. Negli Stati Uniti l'immigrato italiano non era ben voluto.
Il volume si propone quindi come una sintesi dell'emigrazione italiana dalla metà dell'800 a oggi, in cui i dati economici dialogano continuamente con il contesto sociale e con gli interventi istituzionali adottati di volta in volta dai singoli Stati o dalle organizzazioni internazionali.
Facendo proprie le critiche avanzate dalla New Economics of Labour Migration ai modelli neoclassici e monocausali (pp. 26-27), Fauri tiene insieme i principali elementi che la storiografia economica ha utilizzato per analizzare le migrazioni (salari, demografia, catene migratorie, politiche) sottolineandone però sempre i limiti esplicativi.
La vicenda dell'emigrazione italiana negli Stati Uniti di primo '900 e delle risposte che vennero dal Congresso è studiata in maniera approfondita facendo ampio ricorso alle fonti (gli atti dell'Immigration Commission e l'archivio della Public Library di New York). Il focus sui maggiori paesi di immigrazione nel continente americano prende in analisi anche la storia dell'immigrazione italiana in Argentina e in Brasile, con particolare riguardo all'imprenditoria etnica; un breve capitolo sulle migrazioni nell'Africa mediterranea testimonia l'interesse dell'a. per questo tema.
Sul versante delle aree di partenza, è notevole la …
Caratteristiche | Valore |
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Titolo | Storia economica delle migrazioni italiane |
Autore | Francesca Fauri |
Editore | Il Mulino |
Anno di pubblicazione | 2015 |
Lingua | Italiano |
Copertina | Paperback |
ISBN-10 | 8815258639 |
ISBN-13 | 9788815258632 |