Questo libro esplora le origini della gioia collettiva, analizzando come le società antiche e medievali celebravano la vita attraverso danze, canti e rituali estatici. L'autrice analizza l'avvento della civiltà e le sue ripercussioni sulla gioia collettiva, mostrando come la repressione delle espressioni spontanee di gioia abbia portato alla diffusione della malinconia e della depressione nella società moderna. Il libro si conclude con un messaggio di speranza, invitandoci a riconquistare la nostra capacità di esprimere la gioia in modo autentico e spontaneo.
"Una storia della gioia collettiva" di Barbara Ehrenreich è un libro che ci invita a riscoprire le radici della nostra gioia collettiva, un sentimento che ha attraversato la storia dell'umanità in diverse forme e manifestazioni. Attraverso un viaggio affascinante, l'autrice ci guida alla scoperta di come le società antiche e medievali celebravano la vita attraverso danze, canti, rituali estatici e carnevali, senza le restrizioni e le regole che oggi spesso ci impediscono di esprimere liberamente la nostra gioia.
Il libro esplora le origini arcaiche dell'estasi, mostrando come le società primitive si affidavano a rituali e danze per entrare in contatto con il divino e celebrare la vita. L'autrice analizza l'avvento della civiltà e le sue ripercussioni sulla gioia collettiva, evidenziando come l'ascesa di nuove forme di organizzazione sociale e di potere abbia portato a una progressiva repressione delle espressioni spontanee di gioia.
Ehrenreich ci invita a riflettere sul ruolo di Gesù e Dioniso nella storia della gioia collettiva. Gesù, simbolo di sacrificio e di amore universale, e Dioniso, dio della fertilità e dell'estasi, rappresentano due visioni contrastanti della vita e della gioia. L'autrice analizza come queste due figure abbiano influenzato la cultura occidentale e il modo in cui la gioia è stata percepita e vissuta nel corso dei secoli.
Il libro racconta la nascita del carnevale, una festa che ha permesso alle persone di sfogare le proprie tensioni e di esprimere la propria gioia in modo libero e spontaneo. L'autrice analizza come il carnevale sia stato un momento di liberazione dalle regole sociali e dalle convenzioni, un'occasione per celebrare la vita e la gioia in modo trasgressivo.
Ehrenreich descrive come il carnevale sia stato progressivamente represso e soppresso a partire dal XVI secolo, a causa delle riforme religiose e delle nuove forme di potere che si sono affermate in Europa. L'autrice analizza le cause di questa repressione e le conseguenze che ha avuto sulla gioia collettiva.
Il libro esplora le cause della diffusione della malinconia e della depressione nella società moderna, mostrando come la perdita della gioia collettiva abbia contribuito a un generale senso di disagio e di alienazione. L'autrice analizza come la società moderna, con le sue regole, le sue pressioni e le sue aspettative, abbia contribuito a soffocare la nostra capacità di esprimere la nostra gioia in modo autentico.
Nonostante la repressione della gioia collettiva, Ehrenreich conclude il libro con un messaggio di speranza. L'autrice crede che sia possibile riconquistare la nostra capacità di esprimere la gioia in modo autentico e spontaneo, attraverso la riscoperta delle nostre radici e la creazione di nuove forme di celebrazione e di condivisione.
"Una storia della gioia collettiva" è un libro che ci invita a riflettere sul valore della gioia e sulla necessità di creare spazi e momenti per celebrarla in modo autentico e spontaneo. Un libro che ci ricorda che la gioia è un diritto di tutti e che non dobbiamo mai smettere di cercarla e di condividerla.
Caratteristiche | Valore |
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Titolo | Una storia della gioia collettiva |
Autore | Barbara Ehrenreich |
Casa editrice | Elèuthera |
Anno di pubblicazione | 2023 |
Lingua | Italiano |
Numero di pagine | 244 |
Formato | Paperback |
ISBN-13 | 9788833022352 |
ISBN-10 | 8833022358 |