Maurizio Bettini esplora il valore delle discipline umanistiche, in particolare dello studio dei classici, nella società odierna, criticando l'approccio utilitaristico e promuovendo un rinnovamento dell'insegnamento delle materie classiche nelle scuole italiane.
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Nel saggio «A che servono i Greci e i Romani? l'Italia e la cultura umanistica», Maurizio Bettini affronta una questione cruciale: qual è il ruolo delle discipline umanistiche, in particolare dello studio dei classici, nella società odierna? L'autore critica l'approccio utilitaristico che spesso permea il dibattito culturale, in cui il valore della conoscenza è misurato esclusivamente in termini di spendibilità economica e immediata applicabilità pratica.
Bettini sottolinea come la civiltà si fondi sulla pazienza e sulla capacità di coltivare la conoscenza senza la pretesa di un ritorno immediato. Lo studio dei Greci e dei Romani, in particolare, merita questa pazienza, soprattutto in un paese come l'Italia, la cui identità culturale è profondamente radicata nella tradizione classica.
L'autore lancia un appello per un rinnovamento dell'insegnamento delle materie classiche nelle scuole italiane, promuovendo un approccio più stimolante e coinvolgente che sappia valorizzare il patrimonio culturale del passato e renderlo rilevante per il presente.
Questo libro è consigliato a chiunque sia interessato a riflettere sul valore della cultura classica nel mondo contemporaneo, agli insegnanti che desiderano rinnovare il loro approccio all'insegnamento delle materie umanistiche e a tutti coloro che credono nell'importanza di preservare e valorizzare il nostro patrimonio culturale.