Abituati a cadere: Braccia stanche, scarpette strette e altre gioie dell'arrampicata: cosa ci insegna stare sulla roccia, un fallimento alla volta

Impara l'arte di cadere e rialzarti: un manuale per scalatori e non solo

"Abituati a cadere: Braccia stanche, scarpette strette e altre gioie dell'arrampicata" è un'esplorazione avvincente del mondo dell'arrampicata, un'attività che ci mette costantemente alla prova, sia fisicamente che mentalmente. Questo libro non è solo una guida tecnica, ma un vero e proprio manuale di vita, che attraverso le sfide della roccia ci insegna ad affrontare le difficoltà di tutti i giorni.

Un viaggio introspettivo attraverso la verticalità

L'autore ci accompagna in un viaggio introspettivo, dove ogni caduta diventa un'opportunità per imparare, crescere e superare i propri limiti. Attraverso aneddoti personali, interviste a scalatori esperti e riflessioni profonde, il libro esplora temi come la paura, la perseveranza, la fiducia in sé stessi e l'importanza di accettare il fallimento come parte integrante del processo di apprendimento.

Perché leggere "Abituati a cadere"

• Ispirazione e motivazione: Il libro è una fonte di ispirazione per chiunque voglia mettersi alla prova e superare i propri limiti.
• Consigli pratici: Offre consigli utili per migliorare le proprie prestazioni nell'arrampicata e nella vita.
• Riflessioni profonde: Invita a riflettere sul significato del successo, del fallimento e della crescita personale.
• Un'esperienza coinvolgente: La scrittura è fluida, coinvolgente e ricca di immagini evocative che trasportano il lettore nel mondo dell'arrampicata.

A chi si rivolge

Questo libro è un must-have per:

• Scalatori di tutti i livelli, dal principiante all'esperto.
• Appassionati di sport outdoor e di avventura.
• Chiunque voglia imparare ad affrontare le sfide della vita con coraggio e resilienza.

"Abituati a cadere" è un libro che ti cambierà il modo di vedere l'arrampicata e la vita stessa. Un'ode alla resilienza, alla perseveranza e alla bellezza di superare i propri limiti, un fallimento alla volta.