Un'analisi critica e provocatoria della proprietà intellettuale, che ne mette in discussione l'efficacia e i suoi effetti sull'innovazione e il progresso economico. Un invito a riconsiderare il ruolo dei brevetti e del copyright nella società contemporanea.
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"Abolire la proprietà intellettuale" di Michele Boldrin e David K. Levine è un'opera che sfida le convenzioni e invita a riconsiderare il ruolo della proprietà intellettuale nella nostra società. Pubblicato nella collana "I Robinson. Letture", questo saggio offre un'analisi approfondita e provocatoria dei brevetti e del copyright, mettendo in discussione la loro efficacia e i loro effetti sull'innovazione e sul progresso economico.
Gli autori sostengono che la proprietà intellettuale, lungi dal promuovere l'innovazione, spesso la ostacola, creando monopoli e limitando la diffusione della conoscenza. Attraverso un'analisi rigorosa e argomentazioni convincenti, Boldrin e Levine propongono un modello alternativo in cui l'innovazione fiorisce grazie alla libera concorrenza e alla condivisione delle idee.
"Abolire la proprietà intellettuale" è una lettura stimolante e imprescindibile per chiunque sia interessato all'innovazione, all'economia e al futuro della società. Un libro che invita a mettere in discussione le certezze e a immaginare un mondo in cui la conoscenza sia libera e accessibile a tutti.