Un'inchiesta sconvolgente che svela lo sfruttamento dei braccianti sikh nelle campagne di Latina. Un anno di indagini per portare alla luce le storie taciute e le responsabilità di un sistema che coinvolge diversi attori economici. Un libro necessario per riflettere sulle nostre responsabilità e costruire un futuro più giusto.
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Immergiti nelle pieghe nascoste dell'Agro Pontino, dove la prosperità della produzione di kiwi cela una realtà di sfruttamento e ingiustizia. "Agro Punjab" di Francesca Cicculli e Stefania Prandi, edito da Nottetempo, è un'inchiesta coraggiosa che porta alla luce le condizioni disumane in cui vivono e lavorano migliaia di braccianti sikh, provenienti dal Punjab, nelle campagne di Latina.
Attraverso un lavoro di ricerca durato un anno, le autrici svelano le storie taciute di uomini e donne, vittime di violenze, intimidazioni e contratti irregolari. Turni massacranti, salari miseri e pericoli costanti sono la norma per questi lavoratori, spesso privati dei diritti fondamentali e delle tutele sindacali. Il libro ricostruisce la filiera dello sfruttamento, mettendo in luce le responsabilità di intermediari senza scrupoli, imprenditori italiani, cooperative agricole e multinazionali.
Il libro non si limita a denunciare il singolo caso di sfruttamento, ma analizza le cause profonde di un sistema che coinvolge diversi attori e interessi economici. Come sottolinea Marco Omizzolo nella postfazione, "Agro Punjab" ci interroga sul nostro modello di impresa, sulle nostre istituzioni e sulla cultura che guida il nostro modo di dare ordine al mondo.
"Agro Punjab" è un libro necessario per comprendere le sfide del nostro tempo e per costruire un futuro più giusto e dignitoso per tutti.
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