Un fumetto che capovolge i ruoli tra umani e animali, raccontando otto storie surreali e comiche, ma anche profondamente realistiche, sulla crudeltà e l'indifferenza umana verso le altre specie. Un'opera che invita alla riflessione sul nostro rapporto con il mondo animale e sul nostro posto nel pianeta.
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Immaginate un mondo capovolto, dove non siamo noi a dominare sugli animali, ma loro su di noi. Questo è il cuore di "Al posto loro. Nelle loro pelli, penne, pinne", il nuovo libro a fumetti di Stefano Disegni, con prefazione di Luciano Ligabue.
Attraverso otto episodi surreali e comici, ma profondamente realistici nella descrizione dei trattamenti inflitti agli animali, Disegni ci fa vivere situazioni in cui i ruoli sono invertiti. Pecore che adottano bambini, umani che vivono sul fondo del mare osservati da pesci turisti, cani che addestrano umani per combattimenti: uno specchio deformante che riflette la nostra crudeltà e indifferenza verso le altre specie.
Il libro non si limita a una semplice critica, ma ci invita a una profonda riflessione sulla nostra identità e sul nostro rapporto con il pianeta. Disegni, con il suo stile unico, ci porta a confrontarci con domande cruciali: siamo capaci di metterci nei panni di chi sfruttiamo? Possiamo davvero comprendere la sofferenza degli animali? Le risposte, come suggerisce Ligabue nella prefazione, sono tutt'altro che scontate.
Un libro che non lascia indifferenti, capace di farci ridere e riflettere allo stesso tempo, invitandoci a guardare il mondo con occhi nuovi e a riconsiderare il nostro posto nel grande ecosistema del pianeta.