Un'analisi ironica e profonda della stupidità umana, con due saggi distinti che affrontano il ruolo delle spezie nell'economia medievale e la teoria generale della stupidità. L'autore enuncia cinque leggi fondamentali della stupidità umana, che ci aiutano a comprendere come la stupidità si manifesta nella vita quotidiana.
"Allegro ma non troppo. Le leggi fondamentali della stupidità umana" di Carlo M. Cipolla è un'opera che fonde umorismo e riflessioni profonde sulla natura umana. Cipolla, con il suo stile acuto e paradossale, ci invita a riflettere sul ruolo della stupidità nella società, analizzando il comportamento degli individui attraverso esempi del loro agire quotidiano.
Il libro è composto da due saggi distinti ma connessi dal filo sottile dell'humor raffinato di Cipolla. Il primo, una parodia della storia economica antica e medievale, attribuisce il commercio delle spezie, in particolare del pepe, al motore dell'economia, sottolineando il suo presunto potere afrodisiaco come elemento chiave per lo sviluppo economico.
Il secondo saggio, la famosa "Teoria generale della stupidità", rappresenta una delle riflessioni più memorabili di Cipolla. Con un tono scherzoso e amaro allo stesso tempo, l'autore sostiene l'idea che la stupidità sia una delle forze più devastanti e incomprensibili che condizionano l'umanità, limitando la crescita del benessere e la felicità.
Cipolla enuncia cinque leggi fondamentali della stupidità umana, che ci aiutano a comprendere come la stupidità si manifesta nella vita quotidiana. Queste leggi, presentate con un linguaggio semplice e diretto, sono:
"Allegro ma non troppo" è un libro che ci invita a riflettere sul nostro comportamento e sulle nostre relazioni con gli altri. Un libro che ci fa sorridere, ma che ci fa anche pensare.
Autore | Carlo M. Cipolla |
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Editore | Il Mulino |
Anno di pubblicazione | 1988 |
Genere | Saggio |
Numero di pagine | 128 |
Lingua | Italiano |
ISBN-13 | 9788815019806 |