Un viaggio nel tempo attraverso i ricordi di milioni di bambini che hanno trascorso le loro prime vacanze nelle colonie estive italiane del Novecento. Il libro ripercorre la storia di questi luoghi simbolo della socialità e dell'educazione, esplorandone l'evoluzione e il declino, e ricostruendo l'atmosfera attraverso le testimonianze di chi li ha vissuti in prima persona.
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Rivivi l'emozione e la nostalgia delle colonie estive italiane del Novecento con il libro "Andare per colonie estive" di Stefano Pivato, edito da Il Mulino. Un viaggio nel tempo attraverso i ricordi di milioni di bambini che hanno trascorso le loro prime vacanze in questi luoghi simbolo della socialità e dell'educazione.
Dalle valigie di cartone ai numeri sul corredo, dalle lacrime trattenute sul treno alla scoperta del mare, il libro ripercorre le tappe fondamentali dell'esperienza in colonia, un rito di passaggio che ha segnato l'infanzia di intere generazioni.
Il volume esplora la storia delle colonie, nate come ospizi terapeutici e poi trasformate dal regime fascista in strumenti per la creazione dei "nuovi italiani". Architetti di fama furono incaricati di progettare edifici salubri e pedagogicamente ispirati, un modello seguito anche da molte aziende per i figli dei propri dipendenti.
Nel secondo dopoguerra, l'associazionismo religioso e laico animò le colonie, ma il boom economico e l'avvento delle vacanze individuali segnarono l'inizio di un lento declino. Il libro racconta anche il "sacco edilizio" che ha colpito molti di questi edifici storici.
Attraverso le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona l'esperienza della colonia, il libro ricostruisce l'atmosfera di quei luoghi, tra giochi, amicizie, scoperte e piccole trasgressioni.