Un'analisi approfondita del mito di Antigone, dalla tragedia di Sofocle alle sue innumerevoli interpretazioni nella storia della letteratura, del teatro e del pensiero europeo. Il libro esplora i temi centrali del rapporto tra potere e giustizia, i limiti della legge e le diverse forme di resistenza all'ingiustizia.
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Dalla sua prima apparizione sulle scene dell'antica Atene, nel V secolo a.C., con la tragedia di Sofocle, Antigone si è imposta come una figura intramontabile nella storia della letteratura, del teatro e del pensiero. Il suo mito continua a sollevare interrogativi cruciali e sempre attuali.
Ogni epoca ha cercato di dare una risposta a queste domande, creando una propria versione di Antigone: l'amante passionale, la santa devota, la terrorista implacabile, l'ebrea martoriata nei campi di concentramento, la ribelle simbolo di una gioventù sacrificata.
Antigone è diventata un'icona, un simbolo capace di rappresentare situazioni che trascendono la cultura occidentale e che non hanno più alcun legame con il contesto originale in cui Sofocle concepì la sua tragedia. Le interpretazioni di Antigone sono innumerevoli e questo libro offre una guida alle più significative in ambito europeo, dal teatro greco antico fino ai giorni nostri.
Immergiti nelle profondità di un mito che continua a sfidare le nostre certezze e a interrogarci sul significato di giustizia, potere e resistenza.