Un'analisi del cinema horror come specchio delle ansie ambientali dell'Antropocene. Esplora come il genere rifletta le paure legate alla crisi climatica, alle mutazioni e alla perdita di controllo sulla natura.
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"Antropocene Horror" di Fabio Malagnini, edito da Odoya, esplora come il cinema horror sia diventato un sismografo delle nostre ansie collettive riguardo alla crisi climatica e alla devastazione ambientale. Il libro analizza come il genere horror, attraverso sottogeneri come il new weird, l'eco-vengeance e l'animal horror, infranga i confini tra uomo e natura, specie e identità, creando ibridi e mutazioni che mettono in discussione la nostra prospettiva umana.
L'autore guida il lettore in un'analisi profonda di come il cinema horror contemporaneo affronti le tematiche ambientali, non limitandosi a mostrare catastrofi, ma concentrandosi sulle derive dell'umanità quando confrontata con ciò che credeva di controllare: l'ambiente, gli animali e la sua stessa natura. Il libro esplora come l'horror rifletta le paure legate ai virus, alle mutazioni e alle minacce che incombono sul nostro pianeta.
Attraverso un'analisi accurata, "Antropocene Horror" esamina i vari sottogeneri dell'horror che affrontano tematiche ambientali, offrendo una prospettiva unica su come il cinema rifletta le nostre paure più profonde. Il libro non si limita a recensire film, ma offre una riflessione critica sul significato di queste opere nel contesto dell'Antropocene.