"Arte e pietà nella Chiesa tridentina" analizza il rapporto tra arte e spiritualità durante la Controriforma, focalizzandosi sull'opera di Gabriele Paleotti e sul contrasto tra il rigore e l'autocelebrazione nella Roma papale. Il libro esplora le diverse tendenze artistiche dell'epoca, offrendo una prospettiva originale sul ruolo dell'arte in un periodo di profondi cambiamenti.
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"Arte e pietà nella Chiesa tridentina" di Paolo Prodi, edito da Il Mulino, offre una disamina accurata e approfondita del complesso rapporto tra arte e spiritualità durante il periodo cruciale della Controriforma. Il volume si concentra in particolare sull'opera del cardinale Gabriele Paleotti e sul suo trattato, che affronta con decisione il tema dell'aderenza dell'arte ai principi della nuova spiritualità promossa dal Concilio di Trento.
L'analisi di Prodi mette in luce il contrasto tra la rigorosa precettistica di Paleotti e l'atteggiamento della Roma papale, già proiettata verso un'autocelebrazione sfarzosa. Questa divergenza di vedute si traduce, sul piano artistico, in due opposte tendenze: da un lato, la quotidianità intensa e sofferta di Caravaggio; dall'altro, l'esaltazione atemporale del divino e delle sue manifestazioni tipica del barocco trionfante.
Il libro rappresenta un contributo fondamentale per comprendere le dinamiche culturali e religiose del periodo della Controriforma, offrendo una prospettiva originale e stimolante sul ruolo dell'arte in un'epoca di profondi cambiamenti.
Parole chiave: Arte, Chiesa tridentina, Controriforma, Gabriele Paleotti, Caravaggio, Barocco, Storia dell'arte, Religione, Spiritualità.