Un'analisi approfondita dell'arte italiana durante il Ventennio, che supera i cliché e le mistificazioni del passato, offrendo una nuova interpretazione critica e documentata. Il libro analizza protagonisti, opere, idee, mostre e movimenti artistici, evidenziando la loro complessità e il loro respiro internazionale.
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Il volume "Arte in Italia tra le due guerre" di Fabio Benzi colma una lacuna storiografica sull'arte italiana del Ventennio. L'autore si propone di superare i cliché e le mistificazioni che hanno a lungo caratterizzato la lettura di questo periodo, offrendo una nuova interpretazione critica e documentata.
Contrariamente a quanto spesso sostenuto, l'arte italiana del Ventennio non fu un monolite asservito al regime fascista. Al suo interno convivevano diverse correnti artistiche, dal realismo didascalico all'espressionismo, dall'astrattismo al futurismo, spesso in aperto contrasto tra loro. La politica culturale fascista, abilmente, riuscì a metabolizzare queste avanguardie, trasformandole in strumenti di propaganda e di consenso.
Fabio Benzi ricostruisce la complessità di questo scenario, analizzando protagonisti e comprimari, opere e idee, mostre e manifesti programmatici, movimenti e poetiche di gruppo. Il libro è corredato da un'antologia di testi teorici e da una ricca iconografia che permettono al lettore di immergersi completamente nell'atmosfera culturale dell'epoca.
L'autore evidenzia come l'arte italiana del Ventennio non fosse isolata dal contesto internazionale, ma anzi dialogasse con le principali correnti artistiche europee. Molti artisti italiani, pur aderendo al regime fascista, mantennero un respiro internazionale e una libertà creativa che li distinguevano dalla propaganda più retriva.
Questo libro è un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati d'arte e di storia che desiderano approfondire la conoscenza di un periodo cruciale per la cultura italiana.