Un libro che affronta il tema dell'Olocausto con un linguaggio semplice e diretto, attraverso il dialogo tra una madre e sua figlia. L'autrice risponde alle domande sincere e dirette della figlia sul perché i nazisti abbiano commesso atrocità così efferate e perché gli ebrei non abbiano opposto resistenza.
In questo libro, Annette Wieviorka, storica e scrittrice francese, affronta il tema delicato di Auschwitz con sua figlia Mathilde, rispondendo alle sue domande sincere e dirette sull'Olocausto. Il libro è un dialogo serrato e puntuale sull'enigma del male assoluto, che cerca di dare risposte alle domande che ogni persona si pone di fronte a una tragedia così immensa.
Mathilde, una ragazza di 13 anni, si interroga sul perché i nazisti abbiano commesso atrocità così efferate, chiedendo alla madre perché gli ebrei non abbiano opposto resistenza. Annette, con pazienza e sensibilità, cerca di spiegare a sua figlia la complessità della situazione, la paura, la disperazione e l'impotenza che hanno caratterizzato la vita degli ebrei durante la Shoah.
Attraverso il dialogo tra madre e figlia, il libro ci porta in un viaggio nella memoria, esplorando le cause e le conseguenze dell'Olocausto. Annette Wieviorka spiega la differenza tra campi di concentramento e campi di sterminio, illustrando il funzionamento del sistema nazista e le modalità di deportazione e di eliminazione degli ebrei.
"Auschwitz spiegato a mia figlia" è un libro che invita alla riflessione, che ci spinge a interrogarci sul passato e sul presente, sulla responsabilità individuale e collettiva. È un libro che ci ricorda l'importanza della memoria e della lotta contro ogni forma di discriminazione e di intolleranza.
Titolo | Auschwitz spiegato a mia figlia |
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Autore | Annette Wieviorka |
Editore | Einaudi |
Anno di pubblicazione | 2005 |
Lingua | Italiano |
Numero di pagine | 82 |
Formato | Perfetto brossura |
ISBN-10 | 8806176846 |
ISBN-13 | 9788806176846 |