Un dialogo tra una madre e una figlia sull'orrore della Shoah. Annette Wieviorka risponde alle domande della figlia su Auschwitz, affrontando temi complessi come l'antisemitismo e la vita nei campi di sterminio. Un libro fondamentale per non dimenticare e per educare le nuove generazioni al rispetto dei diritti umani.
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"Auschwitz spiegato a mia figlia" di Annette Wieviorka è un libro toccante e necessario, un dialogo tra una madre e una figlia sull'orrore della Shoah. Un testo fondamentale per comprendere la storia del XX secolo e per non dimenticare una delle pagine più buie dell'umanità.
Annette Wieviorka, storica francese specializzata nello studio dell'Olocausto, risponde alle domande della figlia, desiderosa di conoscere la verità su Auschwitz. Con parole semplici e dirette, l'autrice affronta temi complessi come l'antisemitismo, la costruzione dei campi di sterminio, la vita e la morte dei deportati.
"Auschwitz spiegato a mia figlia" è un libro adatto a un pubblico ampio, dai giovani studenti agli adulti. Un testo accessibile e coinvolgente che invita alla riflessione e al dialogo.
Il libro si concentra principalmente sul campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, attivo durante la Seconda Guerra Mondiale (1940-1945). L'autrice descrive il contesto storico e politico che ha portato alla creazione dei campi di sterminio nazisti e le conseguenze devastanti per le vittime.
Il libro presenta le testimonianze di alcune vittime di Auschwitz, offrendo uno sguardo umano e toccante sulla loro sofferenza. Annette Wieviorka, attraverso la sua narrazione, dà voce a chi non può più raccontare la propria storia.
Il libro non segue una trama narrativa tradizionale, ma si sviluppa attraverso le domande della figlia e le risposte della madre. Annette Wieviorka ricostruisce la storia di Auschwitz, spiegando come è nato, come funzionava e quali sono state le conseguenze per le persone deportate. Il libro è un invito a non dimenticare e a riflettere sulla responsabilità di ciascuno nella costruzione di un mondo più giusto e pacifico.