Benares. Atlante del XXI secolo

Benares: un luogo e un momento

Benares è un luogo rinomato per la sua bellezza e la sua storia millenaria. I palazzi che si specchiano nelle acque del Gange, le scalinate in pietra, meta costante di pellegrinaggio, le pire funerarie che bruciano lungo il fiume giorno e notte, i vicoli dove s'incrociano tutti i maggiori orientamenti religiosi della storia, tutto contribuisce a creare un'atmosfera unica e affascinante. Ma Benares è anche un momento, il momento in cui le cose raggiungono il culmine delle loro possibilità espressive, il momento in cui esse, ormai del tutto esposte, restano in bilico subito prima di precipitare, il momento dei fiori che, perfettamente fioriti, sono già sul punto di appassire.

Un'immagine unica e incomparabile

In quel momento le cose sfuggono dalla loro configurazione abituale e pur essendo ancora lì è come se fossero già svanite. Esse non sono più figure che scorrono nel tempo ma lampeggiamenti fermi sul posto; non più presenze piene e rotonde ma cose che sopravvivono al margine di quel che sono, che si perdono di colpo nella rimanenza, nel residuo di loro stesse; non più forme storiche o concettuali ma immagini uniche e incomparabili.

L'Atlante vivente

Ecco perché, quando il mondo intero raggiunge il suo momento culminante, Benares è anche l'Atlante vivente nelle cui pagine tutte le cose, via via, si ritrovano. Questo libro, "Benares. Atlante del XXI secolo", è un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, un'esplorazione del momento culminante della storia, un'analisi del presente e un'anticipazione del futuro.

L'autore

Paulo Barone, autore del libro, vive e lavora a Milano. Ha pubblicato numerosi libri, tra cui "Età della polvere. Giacometti, Heidegger, Kant, Hegel, Schopenhauer e lo spazio estetico della caducità" (Marsilio, 1999), "Lo junghismo. Sfiguramento e resti della vita psichica" (Cortina, 2004), "Spensierarsi. Raimon Panikkar e la macchina per cinguettare" (Diabasis, 2007), "Mystical Survival. The Geography of the Infinitely Near" (Pilgrims, 2012) e "Utopia del presente" (Mimesis, 2012).