Un saggio che esplora il ruolo degli animali nell'ideologia nazista, rivelando come il regime manipolava l'immagine degli animali per sostenere la superiorità ariana e alimentare l'odio razziale. Un'analisi inedita e inquietante sulla persecuzione razziale e le folli contraddizioni del nazismo.
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Come il nazismo ha utilizzato gli animali per giustificare la propria ideologia di potere e terrore? In questo saggio illuminante, Jan Mohnhaupt esplora un capitolo oscuro e poco conosciuto della storia del Terzo Reich: il ruolo degli animali nella vita quotidiana e nella propaganda nazista.
Attraverso un'analisi approfondita di fonti inedite, tra cui diari, manuali scolastici e riviste d'epoca, Mohnhaupt rivela come il regime nazista manipolava l'immagine degli animali per sostenere la superiorità ariana e alimentare l'odio razziale. Il libro offre una prospettiva originale e inquietante sulla persecuzione razziale, mettendo in luce le folli contraddizioni di un'ideologia che si proclamava animalista ma che, allo stesso tempo, perpetrava atrocità inaudite.
Mohnhaupt smantella il mito del nazismo come ideologia animalista, portando alla luce le sue aberranti contraddizioni. Questo libro, intenso e mai scabroso, ci invita a riflettere sull'assurdità del potere e sui pericoli del linguaggio che lo legittima. Una riflessione che si estende fino ai nostri giorni, ricordandoci l'importanza di non dimenticare gli errori del passato.
Parole chiave: Nazismo, animali, Terzo Reich, ideologia nazista, propaganda, storia, Jan Mohnhaupt, Bollati Boringhieri, razzismo, totalitarismo, storia contemporanea, seconda guerra mondiale, bestiario, antisemitismo.