Un commissario politico nella Mosca degli anni '30 si ritrova vittima del regime che serviva, in un dramma psicologico che esplora il conflitto tra ideologia e coscienza. Un classico della letteratura del Novecento, con un saggio di George Orwell e un'appendice storica.
Per qualsiasi esigenza Scrivici su WhatsApp, oppure visita la pagina contattaci.
Spedizione gratuita in tutta Italia, per maggiorni informazioni: pagina spedizioni.
Nel cuore della Mosca degli anni '30, "Buio a Mezzogiorno" di Arthur Koestler ci trascina in un labirinto di intrighi politici e psicologici. Nicolaj Salmanovic Rubascëv, un commissario politico ligio al regime, si ritrova improvvisamente dall'altra parte della barricata, vittima delle stesse pratiche spietate che era solito infliggere.
Inizialmente, Rubascëv combatte con tutte le sue forze, negando le accuse e resistendo alle torture. Ma l'ideologia totalitaria, radicata nel suo animo come una fede incrollabile, erode la sua resistenza. La sua mente viene manipolata fino a fargli accettare la morte come un sacrificio necessario per il bene del partito.
Koestler esplora con maestria il conflitto interiore di un uomo intrappolato in un sistema oppressivo. Il romanzo, ispirato al processo Bucharin del 1938, mette in luce la tragica contraddizione tra l'utopia ideologica e le conseguenze devastanti dell'abuso di potere.
"Buio a Mezzogiorno" è un'opera imprescindibile per chiunque voglia comprendere le dinamiche del potere, i pericoli dell'ideologia e la complessità dell'animo umano.