Caress of Steel dei Rush è un album progressive rock del 1975, considerato un punto di svolta nella carriera della band. Contiene brani epici come "The Necromancer" e "The Fountain of Lamneth", oltre a tracce più brevi e variegate. Nonostante le iniziali scarse vendite, è diventato un classico del genere.
Immergiti nel mondo sonoro di Caress of Steel, il terzo album in studio della leggendaria band canadese Rush, pubblicato il 24 settembre 1975 dalla Mercury Records. Questo album segna un punto di svolta nella carriera dei Rush, un passaggio dal blues-rock hard dei loro primi lavori verso un progressive rock più complesso e articolato.
Dopo il successo di Fly By Night, i Rush si lanciarono in una nuova avventura musicale, sperimentando con strutture più elaborate e composizioni più lunghe. Caress of Steel è considerato il loro primo vero album progressive rock, un'opera ambiziosa e visionaria che non ottenne il successo commerciale sperato, ma che col tempo è diventata un classico amato dai fan.
Nonostante le iniziali scarse vendite e le critiche negative, Caress of Steel ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del progressive rock. L'album ha influenzato generazioni di musicisti e continua ad essere apprezzato per la sua originalità, la sua complessità e la sua audacia. La sua influenza si sente chiaramente nel successivo capolavoro 2112, che raggiunse un successo planetario.
Prodotto da Rush e Terry Brown, Caress of Steel è stato registrato nel 1975 e presenta una formazione stabile con Alex Lifeson alla chitarra, Geddy Lee al basso e alla voce, e Neil Peart alla batteria. L'album è stato rimasterizzato più volte nel corso degli anni, con l'ultima versione in alta definizione disponibile in diversi formati digitali.
Acquista ora Caress of Steel e scopri la maestosità del progressive rock dei Rush!
Artista | Rush |
Titolo | Caress of Steel |
Anno | 1975 |
Genere | Progressive rock |
Etichetta | Mercury Records |
Produttori | Rush e Terry Brown |
Durata | 42:51 |
Singoli | Nessuno |
Formazione | Geddy Lee (voce, basso), Alex Lifeson (chitarra), Neil Peart (batteria) |