Questo libro analizza il confronto tra Bruno Carniti, segretario generale della CGIL, e Enrico Berlinguer, segretario del PCI, sullo scontro sulla scala mobile negli anni '80. Il libro si concentra sulle posizioni di Carniti e Berlinguer sulla scala mobile, le loro strategie politiche e le loro relazioni con il governo e con le altre forze politiche. Il libro è diviso in tre capitoli: il contesto storico e politico, le posizioni di Carniti e Berlinguer e le conseguenze dello scontro sulla scala mobile per la sinistra italiana.
Questo libro analizza il confronto tra due figure chiave della sinistra italiana degli anni '80: Bruno Carniti, segretario generale della CGIL, e Enrico Berlinguer, segretario del PCI. Il libro si concentra in particolare sullo scontro sulla scala mobile, un sistema di indicizzazione dei salari all'inflazione che fu introdotto in Italia nel 1975 e che divenne un punto di contesa tra le due forze politiche. Il libro analizza le posizioni di Carniti e Berlinguer sulla scala mobile, le loro strategie politiche e le loro relazioni con il governo e con le altre forze politiche. Il libro si basa su una serie di fonti, tra cui documenti d'archivio, interviste e articoli di giornale. Il libro è diviso in tre capitoli: il primo capitolo analizza il contesto storico e politico in cui si svolse lo scontro sulla scala mobile; il secondo capitolo analizza le posizioni di Carniti e Berlinguer sulla scala mobile; il terzo capitolo analizza le conseguenze dello scontro sulla scala mobile per la sinistra italiana.
La scala mobile fu introdotta in Italia nel 1975 come misura per contrastare l'inflazione. Il sistema prevedeva che i salari fossero indicizzati all'inflazione, in modo da garantire ai lavoratori un potere d'acquisto costante. La scala mobile fu accolta con favore dai sindacati, ma fu criticata da alcuni economisti, che sostenevano che avrebbe contribuito a mantenere alta l'inflazione. Negli anni '80, l'inflazione in Italia era molto alta e la scala mobile divenne un punto di contesa tra le forze politiche. Il governo italiano, guidato dal socialista Bettino Craxi, decise di abolire la scala mobile, sostenendo che era una delle cause dell'inflazione. La decisione del governo fu contestata dai sindacati, che organizzarono una serie di scioperi e manifestazioni. Lo scontro sulla scala mobile fu un momento cruciale nella storia della sinistra italiana. La CGIL, guidata da Bruno Carniti, si schierò contro l'abolizione della scala mobile, mentre il PCI, guidato da Enrico Berlinguer, si mostrò più cauto, cercando di trovare un compromesso con il governo. Lo scontro sulla scala mobile ebbe un impatto significativo sulla politica italiana. L'abolizione della scala mobile contribuì a ridurre l'inflazione, ma ebbe anche un impatto negativo sul potere d'acquisto dei lavoratori. Lo scontro sulla scala mobile contribuì anche a indebolire la sinistra italiana, che si trovò divisa su un tema cruciale.
Bruno Carniti, segretario generale della CGIL, si schierò fermamente contro l'abolizione della scala mobile. Carniti sosteneva che la scala mobile era un diritto fondamentale dei lavoratori e che la sua abolizione avrebbe avuto un impatto negativo sul potere d'acquisto dei lavoratori. Carniti organizzò una serie di scioperi e manifestazioni per protestare contro l'abolizione della scala mobile. Enrico Berlinguer, segretario del PCI, si mostrò più cauto. Berlinguer sosteneva che la scala mobile era un sistema imperfetto, ma che la sua abolizione avrebbe avuto conseguenze negative per i lavoratori. Berlinguer cercò di trovare un compromesso con il governo, ma non riuscì a impedire l'abolizione della scala mobile. Le posizioni di Carniti e Berlinguer sulla scala mobile riflettevano le diverse strategie politiche delle due forze politiche. La CGIL, guidata da Carniti, era più radicale e si batteva per la difesa dei diritti dei lavoratori. Il PCI, guidato da Berlinguer, era più pragmatico e cercava di trovare un compromesso con il governo. Lo scontro sulla scala mobile mise in luce le differenze tra le due forze politiche e contribuì a indebolire la sinistra italiana.
Lo scontro sulla scala mobile ebbe un impatto significativo sulla politica italiana. L'abolizione della scala mobile contribuì a ridurre l'inflazione, ma ebbe anche un impatto negativo sul potere d'acquisto dei lavoratori. Lo scontro sulla scala mobile contribuì anche a indebolire la sinistra italiana, che si trovò divisa su un tema cruciale. Lo scontro sulla scala mobile fu un momento cruciale nella storia della sinistra italiana. Il libro analizza in dettaglio questo momento storico, fornendo una panoramica completa del contesto politico, delle posizioni delle due figure chiave e delle conseguenze dello scontro. Il libro è un'opera di grande interesse per tutti coloro che desiderano approfondire la storia della sinistra italiana e del movimento sindacale italiano.
Formato | Brossura |
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Pagine | 200 |
Editore | Mondadori |
Lingua | Italiano |
ISBN-13 | 9788835162933 |