Cavalli di razza. Appunti del figlio di un giornalista sportivo

Un viaggio emozionante nel mondo delle corse dei cavalli

John Jeremiah Sullivan, figlio di un giornalista sportivo, si ritrova a confrontarsi con l'eredità del padre e con il suo amore per le corse dei cavalli. In un momento di profonda riflessione, mentre assiste il padre morente, gli chiede quale sia stato il momento più straordinario della sua carriera. La risposta del padre, "Ero al Derby di Secretariat, nel '73. È stato... pura bellezza", lo spinge a esplorare un mondo a lui sconosciuto, quello delle corse dei cavalli.

Un'eredità da scoprire

Nato a pochi passi dalla sede del Kentucky Derby, John si è sempre tenuto alla larga dall'ippica, ma le parole del padre e la sua improvvisa scomparsa lo spingono a immergersi in questo mondo, riscoprendo le leggendarie vittorie di Secretariat e assistendo alle imprese di War Emblem in un'America ancora sconvolta dall'11 settembre.

Un viaggio nella storia e nella letteratura

"Cavalli di razza" è un viaggio affascinante nella storia e nella letteratura sui cavalli, che si intrecciano con le vicende dell'uomo. Dalle pitture rupestri di Chauvet a Guernica di Picasso, dal leggendario destriero di Cortes alle funeste fantasie eugenetiche del Terzo Reich, il libro esplora il legame profondo tra l'uomo e il cavallo.

Una riflessione sulla scrittura e sull'eredità paterna

Ma "Cavalli di razza" è anche una commossa riflessione di un figlio che fa i conti con la difficile eredità paterna e con il senso stesso della scrittura. "I figli", dice Sullivan, "spesso vagano come sonnambuli sulle sconfitte dei padri".

Un libro che vi accompagnerà in un viaggio emozionante nel mondo delle corse dei cavalli, tra storia, letteratura e riflessioni profonde.