Un figlio fa visita al padre malato di Alzheimer e gli racconta del suo servizio civile in un manicomio, nel tentativo di ritrovare un legame perduto. Un racconto toccante sulla memoria, la famiglia e l'importanza dei ricordi.
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"Che bella giornata. Speriamo che non piova" di Gabriele Corsi, edito da Cairo, è un romanzo toccante che esplora il rapporto tra un figlio e un padre affetto da una malattia che ne cancella la memoria. Attraverso un dialogo a senso unico, il figlio cerca di colmare il divario creato dalla malattia, regalando al padre un'esperienza significativa del suo passato: il periodo del servizio civile in un manicomio.
In questo racconto denso di sensibilità, Gabriele Corsi si fa collante tra due realtà apparentemente distanti: il mondo dei ricordi sbiaditi del padre e quello dei "mattacchioni" incontrati durante il servizio civile. Un'esperienza che ha segnato profondamente la sua vita e che ora condivide con il padre, nel tentativo di ritrovare un legame perduto.
Le parole di Corsi sono un balsamo per l'anima, capaci di toccare le corde più profonde del cuore. La sua scrittura, delicata e intensa, ci accompagna in un viaggio emozionante attraverso i sentimenti, la memoria e l'importanza di riscoprire i legami familiari. Un libro che invita alla riflessione e ci ricorda il valore dell'amore e della compassione.
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